AdessoBanca!, La Nazione, a La Spezia allarme di First Cisl sulle banche

Il quadro non è drammatico come quello nazionale però anche a La Spezia la crisi del settore bancario ha pesato in modo significativo, determinando una vistosa contrazione di sportelli e agenzie, con inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali., Questo quanto scrive oggi l’edizione spezzina de “La Nazione” con un articolo a firma di Franco Antola dal titolo “Banche, dipendenti e sportelli in calo. La Cisl suona il campanello d’allarme”.

Il dato di realtà è contenuto nelle cifre diffuse ieri nel corso della presentazione di AdessoBanca!, “il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” della Cisl e di First Cisl. A diffonderli il segretario provinciale di First Cisl Anna Maria Fortunato con la collaborazione di  Gianfranco Palmero : “anche nel 2017 le banche spezzine hanno perso occupazione. I bancari che operano in provincia sono scesi da 901 a 884. Metà circa sono concentrati in Crédit Agricole Carispezia, che ha 441 dipendenti. Carige ora occupa 73 risorse e ha diminuito in un quinquennio del 23% il numero di lavoratori a Spezia. UniCredit in un decennio ha pressoché dimezzato la presenza, riducendosi a 54 addetti. Ubi e il Banco Bpm mantengono un certo radicamento, con circa 60 lavoratori ciascuno. Seguono Intesa Sanpaolo con 49 e Mps con 47 e via via le altre”.

Numeri che però non dicono tutto. First Cisl ricorda come La Spezia abbia perso più di una filiale su 10. Un’autentica ecatombe.””A fine 2011 c’erano 138 sportelli ora sono 118 – si legge sul quotidiano toscano -. Nell’ultimo anno ne sono stati chiusi 7, ma l’apertura in città di un’agenzia della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana e l’inaugurazione di una filiale della Banca popolare di Sondrio hanno ridotto a 5 il saldo negativo rispetto alle 123 agenzie del 2016. Nell’ultimo ventennio si sono persi 320 posti, l’equivalente degli occupati di un’industria. Stabili invece (a 64), gli addetti della riscossione tributi, con Agenzia delle Entrate Riscossione (già Equitalia) e Spezia Risorse. Considerando i dati disaggregati per aziende, First osserva che sei banche hanno avuto incrementi di personale: un addetto in più in Banca Passadore ed in Unipol Banca. Banca Nazionale del Lavoro e Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana registrano l’incremento di due lavoratori. Sale a tre l’aumento di organico nel Banco di Sardegna, come tre sono i dipendenti della filiale di Banca Popolare di Sondrio, aperta da pochi mesi. Quattro in più sono infine i dipendenti di Intesa Sanpaolo, in seguito alla confluenza dei colleghi che prima operavano nell’ormai chiusa filiale della Banca Popolare di Vicenza. In altri sette istituti di credito si è invece verificata una diminuzione: un dipendente in meno per Banco Bpm, due in Crédit Agricole Carispezia; tre in Montepaschi; 5 in Banca Carige; 8 in UBI Banca; 10 infine in Unicredit. Quattro erano poi gli addetti della dismessa filiale di Popolare Vicenza, che vanno conteggiati nell’organico di Intesa Sanpaolo”.

Dati puntuali e rigorosi, elaborati da First Cisl,  che danno l’immagine dei tempi ma che obbligano ad una riflessione più che mai opportuna: le banche devono stare vicine ai territori e recuperare la storica funzione sociale.