Basta falsità e ipocrisie

Da troppo tempo assistiamo al solito copione della FABI: volantini polemici, accuse infondate e continue contraddizioni. Quello odierno, sui Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS), ne è la conferma.

La realtà è un’altra: al tavolo con l’azienda non dimostrano quella combattività che usano poi solo nei volantini contro i sindacati confederali che, purtroppo per loro, e per fortuna dei colleghi, rappresentano la maggioranza dei lavoratori e sono quindi determinanti per la firma degli accordi.

E’ grazie a questo, alla nostra tenuta, che si sono raggiunti gli importanti risultati degli ultimi mesi!

1. La rottura del tavolo

 

  • Noi confederali chiedevamo più assunzioni perché gli organici sono insufficienti.
  • Loro si sono defilati e il tavolo si è fermato per mesi.

Oggi, però, scrivono ai propri iscritti che mancano organici.

Una giravolta vergognosa.

2. Pressioni commerciali: due facce, una bugia

  • Al tavolo: le pressioni commerciali per la FABI erano “fisiologiche”.
  • Nei volantini: improvvisamente diventano i paladini della lotta contro le pressioni.

Se davanti all’azienda minimizzano, e poi sui volantini recitano la parte dei ribelli, significa solo una cosa: non difendono i lavoratori, difendono la loro immagine, ben diversa dalla realtà dai fatti!

3. L’aria condizionata e l’ennesimo attacco

Sul nostro ultimo comunicato non abbiamo mai citato la FABI.

La segnalazione era partita anche da noi confederali e non abbiamo mai affermato nulla di diverso.

Eppure la FABI ha colto l’occasione per inventarsi una guerra contro di noi, trasformando una battaglia di buon senso in un altro volantino di attacchi sterili.

Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che gli pigli fuoco

4. La verità sul loro modo di fare sindacato

  • Al tavolo: non propongono quasi nulla.
  • Fuori dal tavolo: scrivono volantini aggressivi e accattivanti, solo per fare proselitismo e raccogliere tessere.

Così facendo trasformano il tavolo sindacale in un campo di battaglia non contro chi impone pressioni e tagli, ma contro i confederali, contro lavoratrici e lavoratori.

La differenza è chiara

  • Noi: ci battiamo con coerenza per assunzioni, tutele, benessere.
  • Loro: parlano tanto sui volantini, molto poco nelle sedi di confronto.
  • L’azienda ringrazia.

Un messaggio chiaro alla FABI

State tranquilli: a noi non interessate voi, interessa solo il benessere dei lavoratori.

È per loro che lottiamo ogni giorno con coerenza e professionalità.

Il sindacato non è marketing, non è proselitismo, non è propaganda: è difesa esclusiva e concreta dell’interesse dei lavoratori!

Fatti e non parole.

Milano, 20 agosto 2025

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