A Verona, Adiconsum, Cisl e First Cisl rilanciano il tema del risparmio tradito

A Verona Adiconsum, Cisl e First Cisl hanno rilanciato il tema del risparmio tradito in una regione come il Veneto, che ha registrato i crac di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il quotidiano “L’Arena” dedica un ampio servizio all’indagine dell’Università di Verona commissionata proprio da Adiconsum e presentata al Polo Santa Marta della città scaligera. “Rapporto Veronesi e banche ? La fiducia è da ricostruire” questo il titolo dell’articolo firmato da Manuela Trevisani che riprende le dichiarazioni di Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona: “L’obiettivo della nostra indagine è di dare vita a un confronto tra soggetti che possono intervenire per la costruzione di un nuovo patto Ira cittadinanza e lavoro e ricostruire la fiducia tradita, rinsaldando rapporti virtuosi capaci di ridare vigore al nostro tessuto sociale e alla sua economia”.

“La ricerca – evidenzia il quotidiano scaligero – è stata eseguita durante tre assemblee organizzate da Adiconsum a Verona, San Bonifacio e Legnago (per un totale di 218 questionari validi) ed è incentrata proprio sul tema della fiducia nei confronti degli istituti di credito e dei loro operatori. Dalle risposte fornite emerge che per gli intervistati l’obiettivo primario degli investimenti bancari è soprattutto la tutela del reddito e del patrimonio posseduto, più che il guadagno”.

Fra gli intervenuti al convegno di presentazione dell’iniziativa, Massimo Castellani, segretario generale Cisl Verona, e Rosaria Di Martino, segretaria generale di First Cisl Verona, che ha illustrato i contenuti di “AdessoBanca!”, il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro elaborato da Cisl e First Cisl: “Questo documento – ha dichiarato Di Martino – mira a un cambio di passo nel sistema bancario ed è composto da sei punti, ovvero restituire le banche ai cittadini, liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali, salvaguardare i risparmiatori, combattere abusi e speculazioni, retribuire in modo adeguato i top manager e punire i responsabili dei disastri bancari”.