AdessoBanca! all’Università di Calabria, incontro pieno di spunti e di studenti

Il tema del risparmio associato alle banche desta sempre grande attenzione. A confermarlo il convegno svoltosi all’Università della Calabria dov’è stato illustrato “AdessoBanca!”,  il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro elaborato da Cisl e da First Cisl.

Come scrive First Cisl Calabria nel proprio sito, una nutrita platea, composta anche da molti studenti del Campus di Arcavacata, ha assistito all’interessante dibattito sul tema: “ruolo etico e sociale delle banche, proposte di modifiche legislative, dei modelli di gestione, tutela del risparmio e della clientela”. I relatori che si sono alternati al tavolo sono stati il prof. Franco Rubino, ordinario di Economia Aziendale all’Unical, dott. Giampiero Magliano, financial advisor, l’avv. Francesco Saverio Sesti, giurista di diritto dell’economia Tor Vergata.

Il compito di esporre i capisaldi di “AdessoBanca!” è stato infine affidato a Domenico Iodice dell’Ufficio Studi First Cisl. L’incontro, moderato da Gregorio Crudo, è stato aperto dai saluti del magnifico rettore prof. Gino Mirocle Crisci e della segretaria generale della Cisl Università Daniela Marsili. È seguito un video-collegamento da Roma col segretario generale nazionale di First Cisl, Giulio Romani, insieme al segretario generale regionale della Calabria, Giovanni Gattuso. Hanno proseguito il neo-segretario generale della Cisl Cosenza, Giuseppe Lavia, il segretario della Cisl Calabria, Tonino Russo, l’on. Franco Sergio, segretario commissione regionale contro la ‘ndrangheta in Calabria, e segretario generale della First Cosenza, Mario Loreto Via.

Il segretario di Cisl Calabria Lavia, in particolare, nel ringraziare tutti i convenuti, ha evidenziato come parlare di Costituzione, di educazione finanziaria, di modelli etici per il sistema bancario attraverso i valori enunciati nel manifesto di First Cisl “AdessoBanca!”, in una sede prestigiosa come l’Università della Calabria, riempia d’orgoglio tutta la nostra federazione cosentina.

Il professor Rubino ha esposto con un linguaggio semplice e accattivante alcuni concetti basilari, eppure spesso fraintesi, come la differenza tra economia finanziaria ed economia reale, la domanda transitiva della moneta, il rating, il merito creditizio, e la compliance bancaria.

L’avvocato Sesti, prendendo spunto dalla fiction televisiva “I Medici”, che mostra la nascita del sistema bancario italiano, ed in particolare come la raccolta ed impiego del risparmio non avvenisse solo per criteri di profitto, ha discusso sugli articoli della Costituzione per riaffermare i fondamenti del nostro ordinamento giuridico, anche rispetto a quello comunitario, sul tema delle banche e del risparmio.

Il dottor Magliano ha evidenziato nel suo intervento come il nostro sia tra i popoli più propensi al risparmio, nonostante siamo un paese con un elevato tasso di debito, e che nonostante l’educazione finanziaria sia prevista dalla legge già dal 2016, purtroppo oggi il cittadino non ha consapevolezze dei costi della consulenza e dei prodotti che gli vengono proposti di acquistare. L’assenza di regole comuni ed uniformi per il sistema, in termini di etica e trasparenza, fa sì che molto difficilmente si potrà mantenere (o recuperare in alcuni casi) il rapporto di fiducia che deve esserci fra banche e cittadini.

Mimmo Iodice, nel presentare i passaggi chiave del manifesto, ha parlato anzitutto degli aspetti etici dell’attività bancaria, evidenziando come i vuoti giuridici e le opacità in tema di responsabilità societaria e del management, abbiano favorito le crisi bancarie che hanno riempito le cronache degli ultimi anni. In questo senso, la proposta di First Cisl di introdurre il reato di “disastro bancario” con specifiche aggravanti per i danni arrecati dal top management all’occupazione e al risparmio privato.

Al fine di restituire davvero le banche ai cittadini, ristabilendo un rapporto di fiducia, ha spiegato poi la proposta di introdurre una rappresentanza dei dipendenti negli organi elettivi di controllo e di amministrazione di ogni banca, e quella di introdurre il cosiddetto “questionario unico Mifid” gestito a livello centrale, al fine di evitare anomalie, sempre più possibili a cause delle forti pressioni commerciali a cui sono sottoposti i lavoratori.