Piccoli comuni senza filiali bancarie rischiano l’esclusione sociale. Le Cronache Lucane rilanciano le preoccupazioni di First Cisl Basilicata espresse dal Segretario generale regionale Pierluigi Buccino: «La chiusura degli sportelli bancari – dichiara al quotidiano – non è solo una questione tecnica o di efficienza aziendale: rappresenta una minaccia concreta alla coesione territoriale e all’accesso equo ai diritti».
Con il conforto dei dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria, elaborati dalla Fondazione Fiba di First Cisl, Le Cronache Lucane evidenziano “che oltre il 60 per cento dei comuni lucani ha perso almeno uno sportello bancario tra il 2018 e oggi”. «La trasformazione digitale del settore bancario, accelerata dalla pandemia e dall’innovazione tecnologica – prosegue Buccino – sta avendo effetti collaterali gravi (…) La Basilicata, con circa 550.000 abitanti distribuiti su 131 comuni, è oggi tra le regioni più colpite (…) A soffrire di più sono gli anziani, che rappresentano oltre il 25 per cento della popolazione regionale e che spesso non possiedono né le competenze digitali né l’accesso a connessioni internet affidabili».
“Secondo i dati riportati da First Cisl – evidenzia il quotidiano lucano – il tasso di utilizzo dei servizi bancari digitali in Basilicata si attesta intorno al 38 per cento, contro il 55 per cento della media nazionale e il 65 per cento a livello europeo. «Un gap evidente che rende ancora più drammatica l’assenza di presìdi fisici sul territorio», sottolinea il sindacato”.
In questo scenario, come si legge nel sito di Cisl Basilicata, “First Cisl accoglie favorevolmente l’approvazione del progetto di Legge regionale che istituisce l’Osservatorio regionale contro la desertificazione bancaria”. Una proposta avanzata proprio da First Cisl Basilicata che per Pierluigi Buccino è «un primo passo concreto ma da solo non basta. Occorre un’azione istituzionale strutturata, come già accade in altre regioni, che sia in grado di affiancare la transizione digitale con misure di inclusione sociale, tutela dei soggetti fragili e valorizzazione del ruolo territoriale delle banche». Sulle colonne de Le Cronache Lucane Buccino “insiste sulla necessità di affrontare il problema in una prospettiva più ampia”: «Serve una riflessione seria sul ruolo delle banche, non solo come operatori economici, ma come attori dello sviluppo e dell’inclusione. La tecnologia può essere una risorsa, ma va accompagnata da formazione, presidi fisici e politiche pubbliche attente. Altrimenti – avverte – si rischia di creare un’Italia a due velocità, dove il progresso diventa un nuovo strumento di esclusione per le comunità più fragili».
Qui i dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria elaborati dalla Fondazione Fiba di First Cisl
Qui i dati sulla desertificazione bancaria in Basilicata