Bper, Colombani: va mantenuta la matrice popolare, bene la stabilità della compagine sociale per puntare a strategie di crescita virtuose

“È fondamentale che un’eventuale aggregazione tra Bper e Popolare di Sondrio non cancelli la matrice popolare di entrambe le banche. Questa è la migliore garanzia che il connubio virtuoso tra sfera economica e sfera sociale, caratteristico di banche a vocazione territoriale e cooperativa, orienti le scelte nel segno della responsabilità sociale, preservando la territorialità e lo sviluppo del lavoro”. Lo ha dichiarato il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani dialogando, nel corso del Congresso First Cisl Gruppo Bper, con l’Ad di Bper Gianni Franco Papa ed il Responsabile Risorse umane Andrea Merenda.

“Bper è di gran lunga il primo gruppo bancario non cooperativo per presenza in comuni con un solo sportello e Pop Sondrio negli ultimi tre anni ha un saldo positivo di nove sportelli tra aperture e chiusure. Le reti distributive di Bper e Sondrio – ha proseguito Colombani – sono pressoché complementari, con pochissime sovrapposizioni localizzate nel Nord del Paese. Se l’operazione straordinaria andrà in porto, avrà successo solo preservando l’integrità culturale di Pop Sondrio, anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo motivo, sarà davvero importante puntare ad incrementare le sinergie di ricavo che fanno perno sulle fabbriche prodotto condivise tra le due banche”.

“Siamo inoltre convinti – ha aggiunto il Segretario generale First Cisl – che solo con la stabilità della compagine sociale, garantita dalla presenza di Unipol, cui si affianca la Fondazione di Sardegna, si possano sviluppare strategie di business orientate al medio e lungo periodo, per coniugare obiettivi economici e sociali. Il sistema finanziario, complice anche il Danish Compromise, si sta evolvendo rapidamente verso il modello di banca-assicurazione in conglomerati finanziari a matrice bancaria che puntano sui rami vita per lucrare laute commissioni con pochi rischi. Col modello assicurazione-banca Unipol-Bper, unico In Italia, serve un modello di servizio che si distingua nettamente dalle esperienze commerciali di banca-assicurazione, orientando la strategia di crescita sulla consulenza e distribuzione di prodotti assicurativi rami danni. Questo è il modo per produrre valore sia sul piano economico che su quello sociale. È del 12 marzo scorso, infatti, la conferma della storica, ma non per questo meno drammatica, sottoassicurazione del nostro Paese – ha concluso Colombani – evidenziata da un rapporto per l’anno 2024 dei premi danni sul Pil dell’1,9%, meno della metà dei principali Paesi europei”.