“L’industria finanziaria italiana sta affrontando una fase di veloce e profonda trasformazione spinta da un quadro regolamentare europeo che consente di ridurre l’assorbimento di capitale nel caso di acquisizione di compagnie di assicurazione da parte di conglomerati finanziari”. Lo ha dichiarato il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani durante il Comitato esecutivo nazionale riunitosi oggi.
“Si è mossa poco tempo fa Banco Bpm in questa direzione, Unicredit ha dato l’annuncio recentemente, altri, di sicuro sfrutteranno il cosiddetto Danish compromise che consente pure l’acquisto di società di asset management sempre da parte di conglomerati finanziarie attraverso la/le società assicurative che ne fanno parte. È il cosiddetto Danish compromise al quadrato – ha sottolineato Colombani – Intesa Sanpaolo è stata la prima qualche anno fa ad inaugurare il nuovo modello di servizio, superando il modello di banca-assicurazione fondato su accordi commerciali tra compagnie di assicurazione e banche”.
“Alle grandi trasformazioni descritte si accompagna la rinnovata centralità dell’attività di assicurazione in sé. In particolare, abbiamo due grandi temi da gestire: la crescita della domanda servizi relativi alla salute e quella della protezione delle case da eventi calamitosi e catastrofali. Riguardo a quest’ultima fattispecie di protezione – ha concluso – saranno decisive le scelte della politica per garantire prezzi bassi ed indennizzi rapidi. C’è bisogno, infatti, di migliorare molto la percentuale di abitazioni protette da rischi catastrofali, ferma al 6%, e di farlo velocemente”.
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