“Per arginare il fenomeno della desertificazione bancaria e ridurne l’impatto negativo su famiglie e imprese è necessario un confronto permanente, all’interno di Osservatori regionali sull’attività bancaria, tra i soggetti portatori di interesse, i rappresentanti delle istituzioni politiche e delle autorità competenti. Inoltre, vanno istituite classifiche di sostenibilità delle banche correlate alla presenza fisica e/o alla certificata realizzazione di programmi di educazione digitale della clientela”. Queste le dichiarazioni del segretario generale First Cisl Riccardo Colombani nel corso del convegno “La biodiversità bancaria é linfa per i territori”, organizzato da First Cisl Lazio, che si é tenuto ieri a Frosinone.
Le proposte del leader dei bancari della Cisl per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria hanno trovato ampio spazio sugli organi di informazione. Anzitutto le principali agenzie di stampa nazionali. Ansa titola: “Colombani, osservatori regionali contro desertificazione bancaria. Il segretario First Cisl: no a incentivi ma tenere conto sostenibilità”. Così Adnkronos: “Colombani (First Cisl): osservatori regionali contro la desertificazione”. Dello stesso tenore Agi: “First Cisl, osservatori regionali contro desertificazione”. Tutte le agenzie hanno dato ampio spazio all’intervento di Colombani a Frosinone che, a proposito dell’inizio del fenomeno della desertificazione bancaria, ha evidenziato come “dall’introduzione del Testo unico bancario (1994, ndr) si è registrata una costante riduzione del numero delle banche. In Italia, negli ultimi vent’anni, in base all’Henfirdahl-Hirschman index, la concentrazione del sistema bancario è triplicata, doppiando il grado di concentrazione del sistema tedesco e distaccando nettamente quello francese, che addirittura ha leggermente ridotto il grado di concentrazione nel periodo considerato”.
Il Tgr Lazio, nel servizio a cura di Paolo Martini, rilancia le proposte di First Cisl illustrando anche le peculiarità della desertificazione bancaria nelle province laziali. Così titola infatti l’articolo di accompagnamento al video su RaiNews: “Biodiversità anche in economia: proposte contro la desertificazione bancaria. Il fenomeno dell’abbandono degli sportelli bancari nelle aree interne del Paese è crescente. Nel Lazio oltre 250mila persone vivono in paesi senza banche. Un convegno della First Cisl tenta di dare delle risposte”:
La Stampa e Il Messaggero riprendono i dati dell’ultimo aggiornamento trimestrale dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria e titola: “Banche, oltre 4 milioni di italiani vivono in comuni senza filiali. Non si ferma la desertificazione. Il segretario First Cisl Colombani: «Servono Osservatori regionali sull’attività bancaria e classifiche di sostenibilità»”. Il Resto del Carlino rimarca la proposta First Cisl di istituire degli osservatori regionali: “Colombani, osservatori regionali contro desertificazione bancaria. Il segretario First Cisl, no a incentivi ma tenere conto sostenibilità”. Anche Il Tempo titola “Colombani (First Cisl): «Desertificazione bancaria, più confronto sul territorio»”.
La proposta cislina è stata ripresa da numerose testate giornalistiche regionali in tutta Italia. Da La Sicilia a la Gazzetta di Mantova il titolo è “Colombani, osservatori regionali contro desertificazione bancaria. Segretario First, no a incentivi ma tenere conto sostenibilità”. Il Corriere Adriatico, la Provincia Pavese, L’Arena e La Sentinella del Canavese aprono con “Banche: oltre 4 milioni di italiani vivono in comuni senza filiali. Non si ferma la desertificazione. Segretario Colombani: “Servono Osservatori regionali sull’attività bancaria e classifiche di sostenibilità”. Anche Bresciaoggi rimarca con decisione la proposta di First Cisl aprendo con “Colombani, osservatori regionali contro desertificazione bancaria”.
Numerosi anche i rilanci da parte di portali digitali e magazine on-line fra i quali Tiscali, SimplyBiz e Italia Informa.
Tutte le testate hanno evidenziato la proposta del segretario generale First Cisl di istituire delle classifiche sulla sostenibilità territoriale degli istituti di credito, dalle quali far dipendere dei benefici fiscali, collegandole anche alla predisposizione, da parte delle banche, di programmi di educazione digitale per la clientela: “È utile ragionare – ha spiegato Colombani – fermo il gettito complessivo stimato a carico del sistema bancario, e previa valutazione di costituzionalità, su una differenziazione delle imposte a carico di ogni realtà bancaria, o gruppo bancario, in base alla posizione nelle classifiche di sostenibilità, con benefici in termini di minori imposte per le banche che garantiscono maggiore presenza sui territori e/o svolgono certificati programmi di educazione digitale per la clientela”.
Qui il report nazionale trimestrale sulla desertificazione bancaria
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba
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