Banche, contributo di solidarietà. Colombani: “Serve una riforma complessiva della tassazione e classifiche di sostenibilità per realizzare le transizioni”

“È positivo che il contributo di solidarietà di cui si sta discutendo non sia stato presentato come provvedimento d’urgenza, come nel mese di agosto dello scorso anno. È in corso un dialogo tra governo, Abi e Federcasse e penso che alla fine troveranno l’accordo su misure che consentiranno di raggiungere l’obiettivo utile alla manovra per l’anno prossimo”. Lo ha affermato il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, intervenendo al convegno “Egemonia digitale” organizzato oggi a Roma da Fisac Cgil.

“Ricordo però – ha proseguito Colombani – che dobbiamo osservare il piano strutturale di bilancio programmato su 7 anni. In generale, abbiamo bisogno, in realtà, di una riforma complessiva della fiscalità, non solo per le persone, ma anche per le società. Le banche pagano l’Ires al 24% come le altre imprese, ma anche un addizionale del 3,5 e per un’aliquota Irap maggiorata. Penso che, fermo il gettito complessivo stimato per l’intero sistema bancario, si potrebbe ipotizzare, previa valutazione di conformità costituzionale, una modulazione diversa dell’aliquota addizionale Ires e dell’aliquota Irap, in base a classifiche di sostenibilità che premino le banche più sociali, di quelle banche cioè meglio orientate a sostenere le transizioni che attraversano il Paese, da quella digitale a quella ambientale, indispensabile per il bene del pianeta”.