Su Avvenire il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, spiega le ragioni che hanno portato alla costituzione della Scuola sindacale nazionale della Federazione e i suoi obiettivi:
Una scuola sindacale per affrontare la sfida del cambiamento d’epoca
La gestione dei cambiamenti che si producono nel mondo del lavoro, a seguito delle trasformazioni del sistema economico e sociale, rappresenta per un sindacalista la sfida più grande, il tratto distintivo di una missione che non può limitarsi al ruolo di “tampone” nei casi di emergenza. La Cisl ha sempre pensato che un sindacalismo meramente rivendicativo sia perdente in partenza. Al contrario, quel che serve è un sindacalismo che si ponga l’obiettivo ambizioso di muoversi nel suo tempo, ed in ogni tempo, come soggetto politico di trasformazione sociale, in grado di migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, consapevoli del valore di una libera associazione, persone con aspirazioni e talenti da sviluppare, non semplici ingranaggi del meccanismo economico.
Di qui, l’impegno da sempre profuso allo sviluppo delle sindacaliste e dei sindacalisti First Cisl, attraverso la formazione che si realizza nella Federazioni Regionali, integrata dalla formazione nazionale, alla quale oggi si aggiunge un percorso di studio del tutto originale, con corsi biennali che verranno ripetuti nel tempo con altre generazioni di sindacaliste e sindacalisti, finalizzato a stimolare l’intelligenza collettiva, a promuovere una leadership diffusa, a rinnovare la vocazione sindacale. L’originalità è data, anche e soprattutto, dal confronto con insigni accademici, autorevoli studiosi, indiscussi esperti che, insieme a noi, hanno accettato la sfida del confronto aperto, delle dinamiche di un laboratorio culturale, quale si propone di essere la Scuola sindacale nazionale di First Cisl.
Si tratta, in concreto, di tradurre nella prassi, nell’azione sindacale le parole d’ordine, ancora attualissime, del contrattualismo, dell’autonomia, della partecipazione, che suonavano allora – e sotto molti aspetti suonano ancor di più oggi – come una sfida al pensiero dominante. La Scuola nasce da questa forte identità valoriale e si inspira a quegli insegnamenti. Non a caso abbiamo voluto presentarla con un’iniziativa presso il Centro Studi Cisl di Firenze, il luogo che rappresenta, anche simbolicamente, il “sindacato nuovo”, che porta in sé una visione libera e riformatrice dell’economia e della società.
Nei settori che First Cisl rappresenta stiamo già affrontando cambiamenti enormi. L’avvento dell’intelligenza artificiale apre scenari di cui nessuno, oggi, può intravedere l’evoluzione e pone interrogativi etici che scuotono le coscienze e sollecitano risposte che non possono essere puramente difensive. La transizione digitale si accompagna alla transizione ecologica. La sostenibilità è il principio imprescindibile per l’inclusività, per combattere le disuguaglianze, in una visione realmente antropocentrica dell’economia, dell’impresa, della società. Le grandi transizioni del nostro tempo sono una grande opportunità, per uno sviluppo forte, inclusivo, ordinato.
Siamo più che mai convinti, come Giulio Pastore, che il “sindacato non deve essere solo uno strumento di difesa economica, ma deve diventare un’altra scuola di democrazia, di responsabilità, di solidarietà e di promozione umana”. First Cisl investe sui processi culturali delle sindacaliste e dei sindacalisti proprio a garanzia della libertà, della democrazia e dell’autonomia di pensiero e di azione.
di Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl