«Il crollo. Sportelli bancari: 256 in meno in nove anni. Nell’ultimo semestre sono rimasti senza banche Vallio e Lavenone: ora sono 36 i comuni bresciani sprovvisti. Ne risente anche il tessuto economico, con oltre 36mila residenti che devono “accontentarsi” del bancomat». Così apre il lungo e dettagliato articolo su Bresciaoggi, a cura di Cinzia Reboni, che rilancia l’ultimo aggiornamento trimestrale dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl.
Nel commentare il fenomeno, la giornalista evidenzia come “oggi in provincia di Brescia le filiali siano per lo più concentrate in città, con 139 sportelli, pari al 21,6%, mentre 36 paesi sono rimasti nel tempo totalmente «orfani». Due quelli che si sono aggiunti alla lista nel primo semestre 2024: Lavenone e Vallio Terme”. Il servizio evidenzia come la desertificazione nel bresciano non abbia risparmiato nessuna zona, “ma ci sono aree nevralgiche. Se circa la metà si trova in Valcamonica, meno spiegabile è la fuga delle banche dai paesi oltre duemila residenti. Il caso più eclatante rimane sempre quello di Ome, 3.156 abitanti, da tempo oscurato nella mappa di sportelli e agenzie.” Il risultato del fenomeno – prosegue – è che vi sono “36.420 i bresciani che devono «accontentarsi» di servirsi solo di sportelli bancomat e uffici postali, mentre sono ben 2.500 le imprese che operano in paesi dove non è presente alcuna banca”.
La giornalista sottolinea inoltre come “per comprendere la reale portata del fenomeno, i dati vanno letti in parallelo a quelli sulla diffusione dell’internet banking, ancora modesta: in Italia lo utilizza solo il 51,5% degli utenti contro una media all’interno dell’Unione Europea che arriva al 63,9%. Un trend che dimostra come la desertificazione bancaria rappresenta un acceleratore dell’esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate dal minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 29,2% utilizza l’internet banking)”.
I dati dell’Osservatorio vengono commentati dal segretario generale First Cisl Brescia, Gianpaolo Bottanelli, che evidenzia come “soltanto il settore del private banking di Banca Cesare Ponti segna un rialzo, attraverso però strutture aperte all’interno di filiali esistenti del gruppo Bper (sono tre quelle aperte nel primo semestre sul territorio bresciano), secondo una tendenza che si va consolidando all’interno del sistema bancario italiano”.
Qui il report nazionale con le tabelle esplicative
Qui i dati sulla desertificazione bancaria in Lombardia
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba