Colombani a Economy: la proposta di legge Cisl sulla partecipazione consente il superamento dello steccato tra capitale e lavoro

“Grazie a tutti i gruppi parlamentari della Commissione lavoro e finanze della Camera per il ritiro delle loro proposte di legge a favore della proposta d’iniziativa popolare della Cisl. Un atto di grande responsabilità e sensibilità sociale, che promuove il metodo concertativo e pone le condizioni ideali per una rapida approvazione nei due rami del Parlamento. La sinergia tra le diverse forze politiche e sociali è fondamentale per il successo della proposta”. È quanto si legge nel sito della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori che riporta le considerazioni del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, espresse in conferenza stampa presso la Camera dei Deputati in merito alla proposta di legge presentata sulla partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali. “Ora – ha sottolineato il leader della Cisl – occorre lavorare affinché la proposta venga esaminata e approvata rapidamente, in un clima bipartisan mantenendo intatta la sua essenza”.

Quasi 400mila le firme raccolte a sostegno della proposta della legge a conferma del consenso sociale riscosso dall’iniziativa ampiamente rilanciata dalla stampa. “Partecipazione dei lavoratori: la Camera adotta la legge proposta dalla Cisl per una «svolta epocale» ha titolato Agrpress. Per Conquiste del Lavoro “Partecipazione in parlamento, sinergia fondamentale tra forze politiche e sociali”. Edotto scrive: “Partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa: adottata la proposta di legge Cisl”. Dalla lettura della proposta di legge risalta lo spirito della proposta cislina che mira a costruire una cornice legislativa “leggera” e non prescrittiva, aperta a molteplici forme di partecipazione. Si va dalla “partecipazione gestionale”, che regola l’accesso dei rappresentanti dei lavoratori ai consigli di sorveglianza e di amministrazione, alla “partecipazione economica e finanziaria”, che nel normare, oltre alla distribuzione degli utili, i piani di partecipazione finanziaria, introduce anche l’Accordo di affidamento fiduciario per la gestione collettiva dei diritti derivanti dalla partecipazione finanziaria e gli obblighi di trasparenza dello stesso, che First Cisl ha sostenuto fin dal suo manifesto AdessoBanca!.

Varie testate hanno dedicato spazio alla proposta di legge d’iniziativa popolare adottata dalla Commissione lavoro di Montecitorio, pubblicando una videointervista di Economy al segretario generale First Cisl Riccardo Colombani. “La partecipazione dei lavoratori nelle imprese diventa legge” è il titolo del lancio Askanews con le dichiarazioni del leader dei bancari della Cisl proposte anche da Il Sole 24 Ore, Il Messaggero, Quotidiano Nazionale, Il Tempo, Libero, Il Gazzettino, Il Mattino, Quotidiano di Puglia, Corriere Flegreo, Corriere Adriatico, Cronache della Calabria, Cronache di Abruzzo e Molise, Il Corriere di Bologna, Città di Napoli, il DolomitiIl Giornale d’ItaliaInvestimentiNews, Notiziedì, Leggo, Notizie, Tiscali News e Today:

Il segretario First Cisl Riccardo Colombani ha così commentato il passo in avanti fatto dalla proposta legislativa della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori: «La Cisl ha presentato la legge di iniziativa popolare per la partecipazione di lavoratrici e lavoratori in attuazione dell’articolo 46 della Carta costituzionale. Si sono attivati tutti i processi e le attività parlamentari nelle commissioni e cosi farà anche il Parlamento. La discussione sull’unico disegno di legge per la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori è un tema centrale per la gestione delle transizioni, della trasformazione del lavoro e dei sistemi produttivi del Paese. Questa legge ha il merito di definire le varie forme di partecipazione che non devono essere vissute come momenti separati, ma che lasciano alle parti sociali, nell’ambito di un processo virtuoso di collaborazione e di condivisione, la possibilità di definire finalmente il superamento dello steccato tra il capitale e il lavoro. Non c’è bisogno di divisioni – ha concluso Colombani – c’è bisogno di fare le cose insieme. È una grande opportunità e dev’essere colta».