Desertificazione bancaria su Corriere della Sera, Avvenire, Il Messaggero. Colombani, la tendenza va invertita

Banca d’Italia torna sulla desertificazione bancaria, tema che First Cisl alimenta con puntuali report trimestrali che stanno ad evidenziare come la riorganizzazione della rete commerciale bancaria generi problemi all’utenza. Il Corriere della Sera titola “Bankitalia. Sportelli in calo nel 2023. 800 in meno”. Sulla stessa linea l’impostazione de Il Messaggero che scrive: “In Italia calano gli sportelli bancari, 800 in meno solo nell’ultimo anno”. Avvenire fornisce una visione più complessiva mettendo in evidenza come la desertificazione bancaria prosegua: “In dieci anni chiusi 10.579 sportelli”. Sulle colonne del quotidiano romano la giornalista Cinzia Arena scrive che la tendenza a chiudere “rischia di lasciare senza un servizio essenziale i clienti”.

“La riduzione è costante e inarrestabile – rimarca Il Messaggero  – frutto dell’uso sempre maggiore della tecnologia e del cambio di abitudini dei clienti oltre che delle politiche di riduzione dei costi. Le filiali bancarie in Italia sono sempre di meno e lo scorso anno ne sono state chiude oltre 800, avvicinando così il totale alla soglia delle 20mila unità. Erano oltre 25mila cinque anni fa”. Il Corriere della Sera aggiunge che “la diminuzione, sottolinea Via Nazionale, ha riguardato le banche italiane e le filiali in Italia di banche estere alla fine del 2023 disponevano di 20.161 sportelli operativi, il 54 per cento dei quali appartenenti a quelle di maggiore dimensione”.

Avvenire completa il quadro scrivendo che “la quota riconducibile alle banche di credito cooperativo e alle banche popolari è rispettivamente del 20 e del 3%. Per quanto riguarda l’articolazione territoriale il 57% delle agenzie si trova al Nord. Tre Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto da sole rappresentano il 40%, mentre al Sud e nelle isole si trova il 22% degli sportelli. In un anno è aumentato il numero di persone che non hanno accesso a una filiale nel Comune di residenza: sono 362mila in più rispetto a un anno fa e raggiungono i 4,3 milioni. Il 41,5% dei comuni italiani, circa 3.300, non ha più sportelli bancari sul suo territorio. Solo l’anno scorso sono stati 134 i comuni ‘desertificati’. Dal 2015 ad oggi il 13% dei comuni italiani ha visto chiudere l’ultima filiale. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente: i comuni con un solo sportello sono infatti il 24% del totale. A rendere più acuto il malessere sociale è la modesta diffusione dell’internet banking: in Italia lo utilizza solo il 51,5% degli utenti contro una media Ue del 63,9%. Aumenta inoltre anche il numero delle imprese che hanno sede in comuni privi di sportello bancario: sono 255mila, 22mila in più rispetto ad un anno fa”.

Sempre su Avvenire la giornalista Cinzia Arena fa notare che “l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl ha elaborato anche un indicatore (Ipd, Indicatore di desertificazione provinciale) che assegna ad ogni provincia italiana un punteggio sulla base della percentuale, calcolata sui rispettivi totali, del numero di comuni senza sportello o con uno sportello, della popolazione residente. A sorpresa dietro città minori come Vibo Valentia e Isernia, che risultano le più desertificate, sono soprattutto le grandi città a registrare il numero maggiore di chiusure. Secondo il sindacato l’aumento del numero dei comuni senza sportello ha raggiunto ormai dimensioni da allarme sociale”.

In ogni occasione il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, ha sottolineato che “nonostante tutti i proclami sulla sostenibilità sociale, le banche italiane stanno privando dell’accesso a un servizio essenziale milioni di persone. A pagare il prezzo più pesante sono i fragili, anziani in primo luogo, così come le persone con un basso livello di istruzione, che hanno scarse competenze digitali. Il basso livello di utilizzo dell’internet banking rispetto alla media Ue ci dice una cosa semplice: le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi, non dalla diffusione del digitale”. Per il leader dei bancari della Cisl “è tempo che in Italia il problema venga affrontato dalla politica e dalle istituzioni: First Cisl è pronta al confronto”.

Qui il pdf con le tabelle esplicative

Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba