Si è tenuto oggi 30 gennaio, a Torino, il Consiglio generale della macroregione Piemonte Valle d’Aosta.
L’ordine del giorno è stato subito affrontato dalla relazione di apertura del segretario generale Usr Luca Caretti che alla presenza del segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, ha illustrato e approfondito i tanti elementi della manovra di bilancio a livello nazionale. Sul piano regionale ha sottolineato come, anche in virtù delle future elezioni politiche, il quadro sia particolarmente complesso, con una crisi profonda dell’industria da affrontare come “Sistema Piemonte”. Ha annunciato che verranno aperti dei tavoli regionali per affrontare le tematiche Stellantis e Ilva, centrali per lo sviluppo e la crescita della regione, oltre a dei tavoli di lavoro per un piano salute e sicurezza sul lavoro e per la sanità.
È seguito l’intervento del segretario generale First Cisl Piemonte Valle D’Aosta, Sandro Testa, che ha affrontato temi fondamentali per la vita dell’organizzazione come la crescita associativa, la valorizzazione dei giovani, la comunicazione. Si è sottolineato l’importanza dell’essere confederali, del grande lavoro svolto per raggiungere la firma sul contratto nazionale e della centralità della formazione.
Ha concluso i lavori il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, che ha portato nella sua relazione il valore aggiunto di chi ha vissuto da protagonista, insieme ai segretari generali delle altre sigle, il percorso di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore creditizio e finanziario. Si è quindi parlato di desertificazione bancaria alla luce della evidente difficoltà dell’accesso al credito “regolare” per molti cittadini. Si è parlato di azionariato diffuso, della funzione sociale che abbiamo e della formazione che deve essere centrale nella nostra attività. Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti, c’è una percezione diffusa che la transizione ecologica e quella digitale debbano essere accompagnate da una trasformazione del lavoro. E la partecipazione è la chiave di tutto questo, tema centrale e particolarmente importante per la nostra organizzazione, in quanto rappresenta l’elevazione del “lavoro” da semplice “produzione” a “valore”, vera occasione di sviluppo, non solo professionale, della persona. Colombani ha quindi sottolineato, scendendo nei dettagli del rinnovo del contratto nazionale, come tale accordo rappresenti, per i risultati raggiunti, un punto di svolta nelle relazioni industriali del settore e come questo possa rappresentare una base di partenza anche per tante altre categorie impegnate nei rinnovi dei propri contratti.