Credito cooperativo, conclusa la tre giorni di formazione First Cisl

Al centro il valore della partecipazione e le nuove sfide della contrattazione

Partecipazione, contrattazione, cooperazione: queste le tre parole chiave che hanno caratterizzato l’incontro tra il segretario generale Riccardo Colombani e i dirigenti del settore credito cooperativo, in occasione del corso di formazione tenutosi al Centro Studi Cisl di Firenze nei giorni 29, 30 e 31 maggio scorsi.

Il percorso formativo, denominato “Il lavoro e l’organizzazione efficace all’interno di una squadra”, rivolto a componenti del coordinamento CooperFirst e alle segreterie dei due gruppi nazionali, si è posto l’obiettivo di consolidare un’efficace struttura organizzativa e individuare un modo di lavorare insieme applicandosi su temi concreti dell’attualità vissuta dal settore. Strutturato su tre moduli, progettati ed erogati dalla funzione Formazione nazionale, il primo si è svolto in presenza nel mese di ottobre, il secondo a distanza a gennaio ed il terzo modulo in presenza la scorsa settimana.

Il settore del credito cooperativo è stato recentemente coinvolto da un profondo cambiamento strutturale, con la creazione di due gruppi nazionali in luogo della tradizionale contrattazione regionale. Tale cambiamento è avvenuto, altresì, nel corso dell’emergenza pandemica da Covid-19 che ha ridotto al minimo le occasioni d’incontro e introdotto la modalità di relazione e di trattativa a distanza. 

In questa fase il settore si sta per confrontare con la sfida del rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del credito cooperativo, e proprio per questo il modulo appena concluso, dal titolo “La costruzione di relazioni sindacali partecipative tra le parti sociali. Linee strategiche e contrattazione”, si è focalizzato sulle tre parole chiave sopra citate.

Il sindacato – ha affermato Riccardo Colombani – è un soggetto politico di trasformazione sociale, e questa si realizza tramite la partecipazione, valore identitario di First Cisl, e la contrattazione, sempre collocata in un tempo che non è mai neutro, frutto di un lungo processo elaborativo, luogo in cui si costruisce la partecipazione. 

La contrattazione è quindi veicolo della partecipazione, e per First Cisl non può non avere al centro il tema salariale, che non è estraneo alla partecipazione, anzi ne è l’obiettivo guida. Citando Giovanni Gronchi, che illustrò l’emendamento nell’Assemblea costituente all’articolo 46 della nostra Costituzione, l’obiettivo guida è elevare il lavoro da fattore della produzione a collaboratore della produzione.

Partendo dalla piattaforma di rinnovo del Ccnl Abi, il segretario generale, definendola “una piattaforma di svolta”, ne ha definito il significato di fondo, in un settore, quello Abi, che assiste a utili miliardari: il primo trimestre 2023 vede triplicare gli utili rispetto al primo trimestre 2022, da 1,6 miliardi a 4,8 miliardi di euro; vengono distribuiti quasi 10 miliardi di euro tra dividendi e buy-back, e quindi la rivendicazione salariale è assolutamente adeguata.

Durante il corso, che ha visto impegnati i partecipanti nell’elaborazione di possibili piste di lavoro in vista del rinnovo del Ccnl del credito cooperativo, Colombani ha sottolineato come le parti datoriali si stiano fossilizzando ad un’omologazione di ciò che è cooperativo a ciò che cooperativo non è, inseguendo un sistema bancario che da decenni è marcatamente neoliberista.

Il nostro sindacato dovrà mettere in campo ogni sforzo per sfidare l’esistente con l’obiettivo di assistere ad un mutamento di direzione. Ed è lo spazio della contrattazione il momento privilegiato per definire le scelte strategiche: guardare al futuro in chiave cooperativa.

Nel pensare al rinnovo del Ccnl del credito cooperativo, due le direzioni da prendere: da un lato mantenere il pragmatismo di raggiungere obiettivi legati all’attuale assetto strutturale organizzativo, dall’altro rivedere il sistema di omologazione e imitazione dei grandi gruppi del settore Abi, coltivando l’utopia possibile di cambiarlo.

Chiudendo l’incontro Colombani ha ribadito come la cooperazione sia estremamente importante per la Cisl, e che il nostro obiettivo è proprio il ritorno alla vera cooperazione, che fa bene alle persone che ci lavorano, che fa bene alle imprese, perché il benessere del comparto corrisponde al benessere del paese.