Su Repubblica l’analisi dei bilanci 2022 delle banche italiane e la posizione di First Cisl. Colombani: l’impegno dei dipendenti va remunerato alzando gli stipendi

Repubblica dedica ai bilanci delle banche italiane nel 2022 un’approfondita analisi firmata da Andrea Greco, che cita anche lo studio sui primi cinque gruppi bancari nazionali elaborato dalla Fondazione Fiba per First Cisl.

“La luna di miele tra le banche e gli investitori, confermata da utili 2022 per circa 15 miliardi di euro in tutto, e da rialzi borsistici del 26% per l’indice Ftse Italia banche da gennaio, continuerà nel 2023”, scrive Repubblica.

Un recente studio di Deutsche Bank “ha confrontato gli otto maggiori istituti: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mediobanca, Credem, Popolare di Sondrio, Mps. Per il campione – prosegue l’articolo –  il bottino di profitti netti è pari a 14,28 miliardi; 6,45 miliardi realizzati da Unicredit e 4,35 miliardi da Intesa Sanpaolo, i due campioni nazionali che insieme pesano per un terzo del mercato nostrano. Sommando gli altri sei gruppi, e a essi le banche minori, si arriva comodamente oltre i 15 miliardi di euro di utili, circa un terzo più dell’anno prima, e pari a un rendimento del capitale bancario superiore al 9%. Di questi utili, in media la metà tornerà agli azionisti: con punte distributive di un 100% per Unicredit (buyback compreso) e di un 70% per Intesa Sanpaolo e Mediobanca (…)”.

Oltre ai report di First Cisl e Deutsche Bank “anche Citi, in un suo studio recente – si legge ancora su Repubblica – formula prospettive 2023 in rafforzamento per il settore, al traino dei tassi crescenti e della tenuta dei depositi, su cui le banche basano ampia parte della loro raccolta, per anni non remunerata e per ora non si vedono grandi rialzi dei tassi offerti ai clienti (…)”.

Sulla scorta del buon andamento delle principali banche italiane, conclude Greco, First Cisl chiede di remunerare l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori riconoscendo “salari più alti”. “Il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani legge i dati contabili nell’interesse dei bancari tesserati. La risalita dei tassi conferisce inoltre nuova centralità all’intermediazione creditizia e ad un modello di business incentrato sul valore del lavoro. Anche per questo è necessario aprire la stagione della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Dai risultati emerge che il maggiore valore è stato creato dal lavoro, per questo ai buy back ed ai dividendi deve affiancarsi – chiude l’articolo – l’incremento del salario contrattato collettivamente”.