Report First Cisl certifica che Italia è un paese di piccole imprese, ma le banche lo dimenticano

Le piccole imprese e la scarsa attenzione del sistema bancario: First Cisl e Fondazione Fiba Cisl pubblicano un dettagliato report in occasione della Giornata mondiale delle micro, piccole e medie imprese che ricorre il 27 giugno di ogni anni.

Vari organi d’informazione hanno pubblicato ampi stralci dell’analisi corredata da tabelle illustrative. “Banche: First Cisl, in 10 anni crollo prestiti a piccole imprese giù del 32%. Colombani, pesa fuga istituti da territori” scrive Ansa. Più dirett0 il titolo di Agi: “Pmi: First Cisl, in dieci anni – 32% credito”.  Il dato del crollo degli affidamenti viene rilanciato anche da AdnKronos: “Imprese: First Cisl, in dieci anni – 32% prestiti diretti”. Italpress chiude la rassegna delle agenzie nazionali di stampa titolando “Pmi: First Cisl, prestiti in calo negli ultimi dieci anni”.

A dedicare ampio spazio alla ricerca cislina sono numerosi giornali ma anche diversi siti d’informazione on line. La giornalista Cecilia Augella firma su Conquiste del lavoro un servizio dal titolo “Piccole e medie imprese. In 10 anni crollo dei prestiti”. Nella loro titolazione anche Bresciaoggi, Il Giornale di Vicenza, L’Arena segnalano 10 anni di progressiva diminuzione degli affidamenti alla piccole imprese. Stessa lettura per Economy Magazine e Firstonline che rispettivamente scrivono “Piccole imprese: credito a picco (- 32% nel decennio) ma tengono” e “Piccole imprese, prestiti a picco: in 10 anni – 32% ma tiene il numero degli occupati”.

“Tra il 2011 e il 2021 – riporta il report First Cisl ­e Fondazione Fiba Cisl – i prestiti diretti alle piccole imprese sono diminuiti del 32%, un calo triplo rispetto a quello registrato per il complesso dei residenti in Italia al netto delle istituzioni finanziarie (- 10,9%). Nonostante la rarefazione del credito il tessuto delle piccole imprese resta in Italia ancora il principale bacino di occupazione. Se si guarda al confronto con i partner dell’Unione Europea, nel nostro paese la quota di lavoratori impiegati dalle imprese sotto i 10 dipendenti è nettamente più alta (42%) rispetto alla media (29%) ma soprattutto rispetto a Germania (19%) e Francia (23%)”.

Per il leader dei bancari della Cisl, Riccardo Colombani «il crollo dei prestiti alle piccole imprese è un problema grave che la politica non può più ignorare. Le risorse del Pnrr costituiscono una straordinaria occasione per la ripartenza. Purtroppo pesa il costante disimpegno delle banche dai territori, che ha portato alla chiusura di 8.441 sportelli dal 2015 al 2021, una percentuale pari a circa il 28% del totale. La desertificazione bancaria rischia di costare molto cara dal momento che le piccole e le piccolissime imprese hanno bisogno del credito necessario a finanziare lo sviluppo delle attività d’impresa legato alla realizzazione degli investimenti pubblici del Pnrr. Prossimità e relazione diretta con la clientela – conclude Colombani – sono elementi che non possono essere surrogati dalla spinta all’innovazione digitale».