Crédit Agricole, presentato il piano industriale 2022-2025

Dal sito di First Cisl Crédit Agricole il comunicato unitario delle Segreterie del Gruppo bancario Crédit Agricole Italia di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin:

Presentato alle organizzazioni sindacali il Piano industriale che fissa i traguardi strategici del Gruppo fino al 2025 e delinea il percorso per raggiungerli.

In sintesi il Gruppo si pone obiettivi di business e crescita particolarmente ambiziosi, con una strategia in continuità rispetto al triennio precedente, che prevede una crescita in termini di clienti e risultati economici.

Per raggiungere questi traguardi si punterà allo sviluppo e all’ampliamento delle offerte assicurative anche tramite nuove partnership commerciali e tecnologiche, rimarrà centrale l’attenzione al credito e alla sostenibilità e si continuerà nel processo di trasformazione della rete fisica puntando principalmente su filiali più dimensionate e strutturate, in grado di offrire una maggior specializzazione alla clientela, anche con modelli differenziati a seconda dei territori.

Gli investimenti più consistenti saranno indirizzati sull’innovazione digitale per proseguire nello snellimento dei processi con lo scopo di continuare a liberare tempo operativo a favore della consulenza, e di consentire ai nuovi canali informatici di dialogare sempre meglio fra loro. Le risorse dedicate alla IT saranno quasi raddoppiate anche tramite assunzioni di profili tecnici e specialistici. L’Azienda intende inoltre rendere più flessibile lo Smart Working puntando ad estenderlo ulteriormente nella rete commerciale.

Riguardo al personale gli obiettivi dichiarati prevedono complessivamente oltre 1.100 assunzioni entro il 2025, che garantiranno quasi la stabilità occupazionale a livello numerico complessivo nel Gruppo anche tramite il ricambio generazionale avviato dall’accordo sindacale di fine 2021. Nella presentazione la delegazione datoriale ha preferito mantenere riserbo riguardo ad eventuali nuove operazioni societarie che potrebbero portare ad una ulteriore futura crescita dimensionale di CA Italia.

Le organizzazioni sindacali hanno preso atto degli obiettivi di business dichiarati e della volontà di ulteriori ingenti investimenti che la proprietà francese destinerà al mercato italiano, in attesa di valutare tempo per tempo quella che sarà l’evoluzione in dettaglio del piano al momento in cui saranno noti i dettagli concreti ed i relativi impatti sul Personale e sulle Strutture che ne deriveranno.

Va sicuramente sottolineata l’attenzione costante all’occupazione che negli ultimi dieci anni ha già visto circa 2300 inserimenti, e rimarcati gli ulteriori investimenti economici annunciati che dimostrano sicuramente idee chiare e concrete sullo sviluppo del Gruppo. Riteniamo tuttavia che il percorso per raggiungere gli obiettivi dovrà essere gestito in maniera condivisa, tramite il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e del personale, e sostenuto da un clima adeguato e da un funzionamento organizzativo indispensabile.  

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che lo sviluppo non potrà che passare dalla valorizzazione e dal supporto di coloro che quotidianamente sono sul campo a sostenerlo, sia gestendo la clientela, sia sviluppando i processi informatici o organizzativi, e cioè le oltre 13mila colleghe e colleghi di questo Gruppo.

Vista l’attenzione dichiarata nel piano anche dall’azienda ai percorsi di sviluppo professionale e alla formazione necessaria a sostenerli, sarà importante trovare soluzioni per migliorare la fruizione dei corsi erogati anche con il potenziamento della formazione manageriale e comportamentale che può essere uno degli strumenti per debellare le pressioni commerciali che continuano a essere oggetto di segnalazioni periodiche tramite l’apposita commissione.

Non passa inosservato che si sta per affrontare un calendario negoziale con temi importanti, necessari a dare una normativa adeguata ai tempi a questo Gruppo che giustamente guarda avanti, ma lo fa reggendosi talvolta su un impianto normativo datato in alcuni casi di decenni. Per le organizzazioni sindacali questa è la grande opportunità per dare impulso alla crescita ambiziosa dichiarata nel Piano anche per fornire quel riconoscimento effettivo, tangibile e misurabile alla partecipazione dei lavoratori ai grandi risultati economici del Gruppo ottenuti ed ottenibili in futuro. Un riconoscimento che vada a coinvolgere aspetti come la crescita professionale, welfare e benessere e clima aziendale, fra gli altri.

Per questo le organizzazioni sindacali non possono che auspicare che nel prossimo triennio si possano raggiungere soddisfazioni che vadano oltre i soli obiettivi commerciali, e per riuscire a farlo ritengono necessario che anche che le relazioni industriali ritrovino quella condivisione e quelle disponibilità negoziali tramite le quali in passato è stato possibile trovare le soluzioni normative che hanno consentito a questo Gruppo di crescere e consolidarsi.


Il comunicato unitario delle Segreterie del Gruppo bancario Crédit Agricole Italia di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin