Agcom, First Cisl, un accordo vuoto a perdere

A circa due mesi dalla ratifica dell’Accordo sindacale del 6 aprile sottoscritto da Falbi, Fisac Cgil e Uilca, nessuna previsione ivi contenuta risulta attuata, fatta eccezione per la mobilità.

C’era forse la fretta di avere “mano libera” sulla mobilità, prima che la riforma contenuta nel decreto-legge n. 36/2022 potesse rendere più trasparente la relativa procedura. Accade così che il Consiglio dell’Autorità Agcom è stato incredibilmente celere nel dare attuazione alla mobilità: nella medesima giornata in cui ha ratificato l’accordo, ha incaricato una Commissione per lo svolgimento della procedura. In tempi da guinness dei primati è stata approvata l’immissione in ruolo.

La procedura ha portato “in dote” all’Autorità quattro nuovi colleghi, non provenienti dal settore delle autorità amministrative indipendenti ma dalla pubblica amministrazione in senso lato. Due nuovi funzionari e due nuovi operativi di ruolo, inquadrati a livelli giuridici ed economici (31 e 33 per gli operativi; 11 e 14 per i funzionari) che risultano di larga misura superiori a quelli che hanno oggi i colleghi che, in possesso dei requisiti (mancanti invece in alcuni dei neoassunti), hanno partecipato ai concorsi pubblici indetti dall’Autorità, sono stati immessi a livello 0 e vi prestano servizio anche da oltre 10 anni.

Come abbiamo già scritto, per la Cisl la posizione dei colleghi in comando è meritevole di rispetto e tutela al pari di quella degli altri lavoratori; per questo avevamo chiesto l’applicazione di misure perequative uguali e omogenee per tutti. Invece assistiamo a persone assunte per chiamata diretta immesse poi in ruolo con meccanismi che, lungi dal garantire che non vi sia reformatio in pejus, assicurano una indebita e smisurata reformatio in mejus.

First Cisl censura pertanto questa procedura perché si è svolta senza alcuna trasparenza e in spregio alle regole che disciplinano sia la mobilità (avviso pubblico e valutazione) sia l’immissione in ruolo nelle Autorità amministrative indipendenti.

Adotteremo ogni iniziativa per denunciare pubblicamente questa procedura e contrapporci all’iniquità del trattamento riservato ai colleghi assunti dal 2009 e inquadrati a livello 0 che per professionalità costituiscono, unitamente all’eccellente personale interno di maggior anzianità, la colonna portante della nostra Amministrazione.

In un momento storico in cui il Governo nazionale sembra deciso a restituire al personale delle autorità amministrative indipendenti la giusta collocazione come personale di eccellenza nel settore pubblico, è triste riscontrare che manca a questo Consiglio la voglia di rispettare i lavoratori dell’Autorità riconoscendone la dignità delle loro legittime rivendicazioni di crescita economica e professionale e contribuendo alla creazione di un clima di lavoro motivante, all’insegna della fiducia reciproca e della trasparenza dei comportamenti.

Rsa First Cisl Agcom