Di Cristo, serve maggiore internazionalità nelle relazioni industriali

“Ho ascoltato con interesse la relazione di Riccardo Colombani che è stata intrisa di Europa”. Lo ha dichiarato Angelo Di Cristo di Uni Global Union alla giornata di apertura del 2° Congresso nazionale di First Cisl che si svolge a Roma. Per il capo dipartimento della federazione internazionale dei sindacati, cui aderiscono 900 organizzazioni sindacali attive in 140 paesi “non era una cosa scontata perché il riferimento all’Europa non è stato molto presente in altri congressi. Io invece vorrei maggiore internazionalità perché in Italia ci sono multinazionali del settore bancario e assicurativo che hanno sede a Milano ma altre sono invece di casa a Francoforte, a Parigi o in altre capitali europee. Non bisogna sottovalutare l’importanza di questo dato perché il caso Bnl ci dice che la scelta di esternalizzare è stata decisa a Parigi”.

“È necessario ribadire la forza della contrattazione collettiva – ha proseguito  Di Cristo – che costituisce il perno delle relazioni sindacali. Il sindacato è più forte in Italia e in Europa se dà valore a uno strumento fondamentale per assicurare successo agli accordi”.

“L’Italia – ha concluso  Angelo Di Cristo – registra un elevato indice di affiliazione che è più alto di Francia, Germania, Austria. Se si dovesse procedere ad approvare il disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale degli istituti bancari si aspetta che ci sia il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Per il resto non si può che spingere ad occuparsi ancor di più di donne e di giovani che hanno necessità di essere meglio rappresentati”.