Luigi Sbarra, misure straordinarie di sostegno al reddito per fronteggiare le emergenze economiche e sociali

“L’emergenza economica e sociale richiede misure straordinarie”. Lo ha ribadito il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra giudicando “quanto mai opportuno l’incontro con il Ministro del lavoro sull’attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali e sulle misure emergenziali per integrare temporaneamente la riforma stessa al fine di fronteggiare il caro energia, le difficoltà di approvvigionamento di materie prime, la chiusura dei mercati di sbocco, in seguito alla crisi ucraina”.

Sulla necessità di attuare la riforma Luigi Sbarra evidenzia che “la Cisl ha sollevato il tema di come adeguare  gli strumenti alle piccole imprese appena entrate nell’ambito di applicazione dei nuovi ammortizzatori sociali, in particolare quelle coperte da alcuni fondi bilaterali, chiedendo che sia gli adempimenti burocratici che, soprattutto, le durate previste e i conseguenti costi in termini di aliquote contributive, siano adeguati alle effettive esigenze che sono diverse da quelle delle grandi aziende. Per quanto riguarda gli interventi necessari per affrontare le nuove emergenze, pur apprezzando la recente misura che consente ulteriori settimane di cassa integrazione guadagni anche alle aziende che hanno esaurito le durate massime, abbiamo chiesto che essa sia affiancata dall’estensione della cassa scontata del Decreto Sostegni-ter ad altri settori e dal suo prolungamento almeno fino a giugno”.

“A fronte del susseguirsi di emergenze che impattano fortemente sulle attività economiche – ha sottolineato ancora il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra nella sua nota stampa – si rendono necessari interventi straordinari in grado di evitare le conseguenze più pesanti sulle attività produttive e sul reddito dei lavoratori anche attraverso un forte ed immediato ricorso a investimenti sulle politiche attive e in materia di formazione. Resta importante, anche se con effetti meno immediati,  la trattativa del governo a livello europeo per mutualizzare le conseguenze economiche del conflitto ucraino con un nuovo Fondo Sure”.