Sbarra al Consiglio generale First Cisl, nella Legge di bilancio ci sono criticità che vanno cambiate attraverso l’iter parlamentare. La fotogallery

“È importante aver aggiunto ai due punti di taglio del cuneo fiscale un ulteriore punto, ma chiediamo di alzare l’asticella da 20mila a 35mila euro”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Consiglio generale di First Cisl.

“Sulla manovra crediamo che ci siano le condizioni per cambiare e migliorare. Il 15 dicembre faremo a Roma una grande assemblea nazionale con delegati e pensionati per discutere dei contenuti della Legge di bilancio e per accompagnare, con una forte pressione sociale, l’iter parlamentare. Consideriamo importante la disponibilità del governo per attivare tavoli di confronto su alcuni grandi dossier: il 12 gennaio al Ministero del Lavoro ci sarà un incontro per discutere di salute e sicurezza, il 19 gennaio parte il confronto sulla riforma del sistema pensionistico e previdenziale. Sempre a gennaio ci sarà un momento di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico sulla politica industriale”, ha detto Sbarra, che sulla manovra ribadisce “un giudizio articolato”.

“Ci sono luci e ombre – ha osservato – Vediamo alcune misure che abbiamo sollecitato e rivendicato, come l’innalzamento della soglia Isee a 15mila euro per gli sconti in bolletta, ma ci sono aspetti di criticità che pensiamo vadano cambiati durante il percorso parlamentare”.

“Riteniamo urgente e necessario – ha poi proseguito – assicurare la piena indicizzazione delle pensioni; è sbagliato fermarsi a quattro volte il trattamento minimo. Bisogna alzare di più, perché sono le pensioni del ceto medio, non si tratta di tagliare pensioni d’oro o d’argento. Bisogna inoltre assicurare – ha aggiunto – gli attuali requisiti per Opzione Donna, togliendo vincoli che limitano e restringono il campo di azione”, così come “è sbagliato innalzare i voucher a 10mila euro, perché c’è il rischio di destrutturare il sistema contrattuale agricolo e del terziario. L’esonero contributivo rivolto alle aziende che stabilizzano o assumono giovani e donne fino a 36 anni va alzato oltre i 6mila euro”, ha detto Sbarra.

“Il governo farebbe bene a riverificare l’opportunità di prendere i soldi del Mes Sanitario, perché serve un forte e massiccio investimento, tanto negli ospedali, quanto nella medicina territoriale e di prossimità” ha aggiunto il segretario generale della Cisl sottolineando come “negli ultimi anni siano stati operati tagli lineari sul sistema sanitario pubblico pari a 35miliardi di euro, e mancano oggi 70mila infermieri e 38mila medici”.

“È necessario rafforzare gli investimenti su politiche sociali, scuola e sanità” – ha concluso il leader della Cisl.