In Verti è stato ancora sciopero per i 325 esuberi. I lavoratori sotto al Pirellone dicono “Noi restiamo!”

Una nuova vibrante protesta investe Verti Assicurazioni. Le lavoratrici e i lavoratori sono tornati a scioperare portando davanti il Pirellone a Milano le loro rivendicazioni. “Verti lascia a casa il 50%. Protesta sotto il Pirellone” ha titolato Il Giorno rimarcando il “nulla di fatto seguito all’incontro in Ania”.  Anche per Il quotidiano on-line il Cittadinomb.it permane lo stallo. “Verti assicurazioni, non si sblocca la trattativa per i 325 esuberi: nuovo sciopero con presidio”.

Come aveva evidenziato Ansa nel lancio di presentazione dello sciopero, i sindacati hanno rigettato “in toto il piano di ristrutturazione che l’azienda intende perseguire per imporre il suo ”nuovo modello produttivo” nel quale inoltre, sempre secondo i suoi intenti, 114 lavoratori verrebbero ”travasati” – su base volontaria – in aziende esterne, per fare le stesse attività che ora svolgono all’interno, ma con orario, salari e tutele drasticamente ridotti e senza alcuna tutela occupazionale. In nessun modo possiamo avallare questo progetto, che oltre a non essere giustificato da alcuno stato di crisi dichiarato, vedrebbe il completo annientamento di tutte le strutture di Contact Center interno e la drastica riduzione di tutti gli altri reparti. Quali garanzie occupazionali e di condizioni di lavoro avranno i 280 lavoratori restanti, non è dato sapere”.

La protesta dei dipendenti di Verti Assicurazioni, società che fa capo al gruppo assicurativo spagnolo Mapfre, “si è conclusa con un incontro in Regione – scrive il giornalista Paolo Rossetti su il Cittadinomb.it – al quale ha partecipato anche l’assessore al Lavoro, che ha promesso di parlare della situazione al ministro del Lavoro Orlando. Le trattative, che durano da novembre, non sono bastate a smuovere la situazione”.

Attraverso un comunicato unitario, le Rappresentanze sindacali aziendali di Fisac Cgil, First Cisl, Fna e Uilca ringraziano tutte le lavoratrici e i lavoratori “che hanno aderito allo sciopero e hanno partecipato al presidio di mercoledì 9 Marzo sotto la Regione Lombardia, giornata che si è conclusa dopo il corteo che ha attraversato le strade di Milano fino alla stazione Centrale.

Una giornata che ha visto la partecipazione attiva di tante colleghe e colleghi per l’intera mattinata.

Durante il presidio una delegazione sindacale è stata ricevuta dal dott. Carlo Bianchessi, dirigente del servizio gestione crisi aziendali e vertenze e dall’assessora al Lavoro Melania De Nichilo Rizzoli, che ringraziamo per il pronto interessamento.

In quella sede, dopo l’esposizione dell’attuale situazione che vede l’azienda intraprendere la strada unilaterale e la riconferma di 325 esuberi strutturali, è stato assunto l’impegno per parte istituzionale non solo di seguire la vertenza ma di intervenire concretamente in questa seconda fase, scaduti i termini della procedura ex art.16 CCNL”.

 

Il comunicato unitario delle Segreterie nazionali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca