Una nuova vibrante protesta investe Verti Assicurazioni. Le lavoratrici e i lavoratori sono tornati a scioperare portando davanti il Pirellone a Milano le loro rivendicazioni. “Verti lascia a casa il 50%. Protesta sotto il Pirellone” ha titolato Il Giorno rimarcando il “nulla di fatto seguito all’incontro in Ania”. Anche per Il quotidiano on-line il Cittadinomb.it permane lo stallo. “Verti assicurazioni, non si sblocca la trattativa per i 325 esuberi: nuovo sciopero con presidio”.
La protesta dei dipendenti di Verti Assicurazioni, società che fa capo al gruppo assicurativo spagnolo Mapfre, “si è conclusa con un incontro in Regione – scrive il giornalista Paolo Rossetti su il Cittadinomb.it – al quale ha partecipato anche l’assessore al Lavoro, che ha promesso di parlare della situazione al ministro del Lavoro Orlando. Le trattative, che durano da novembre, non sono bastate a smuovere la situazione”.
Attraverso un comunicato unitario, le Rappresentanze sindacali aziendali di Fisac Cgil, First Cisl, Fna e Uilca ringraziano tutte le lavoratrici e i lavoratori “che hanno aderito allo sciopero e hanno partecipato al presidio di mercoledì 9 Marzo sotto la Regione Lombardia, giornata che si è conclusa dopo il corteo che ha attraversato le strade di Milano fino alla stazione Centrale.
Una giornata che ha visto la partecipazione attiva di tante colleghe e colleghi per l’intera mattinata.
Durante il presidio una delegazione sindacale è stata ricevuta dal dott. Carlo Bianchessi, dirigente del servizio gestione crisi aziendali e vertenze e dall’assessora al Lavoro Melania De Nichilo Rizzoli, che ringraziamo per il pronto interessamento.
In quella sede, dopo l’esposizione dell’attuale situazione che vede l’azienda intraprendere la strada unilaterale e la riconferma di 325 esuberi strutturali, è stato assunto l’impegno per parte istituzionale non solo di seguire la vertenza ma di intervenire concretamente in questa seconda fase, scaduti i termini della procedura ex art.16 CCNL”.
Il comunicato unitario delle Segreterie nazionali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca