Bnl, il 24 gennaio sarà sciopero. Per Commissione garanzia protesta è legittima. Le note sindacali sulla stampa

Il 24 gennaio in Bnl sarà sciopero. La legittimazione è arrivata dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che ha respinto il ricorso presentato dall’istituto francese.

Alla notizia le Segreterie di coordinamento nazionale del Gruppo Bnl di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno diffuso una nota unitaria dal titolo “Ha vinto il diritto! Hanno vinto i lavoratori!”, ripresa da varie testate giornalistiche. “Bnl: sindacati solo cavilli inconsistenti contro sciopero” è il titolo del lancio Ansa. Sulla stessa linea AdnKronos che scrive “Bnl: sindacati, ricorso a cavilli contro sciopero, incassa colpo anche da commissione di garanzia”. Per Agi “Bnl: sindacati, legittimo nuovo sciopero del 24 gennaio”. Di via libera della Commissione di garanzia allo sciopero in Bnl scrivono  Affaritaliani, Advfn, Borsaitaliana, TgCom24. Questi ultimi siti pubblicano i rispettivi lanci di MF Dow Jones e de Il Sole 24 Ore Radiocor Plus. Start Magazine titola sulla delusione dei vertici di Bnl per la decisione assunta sullo sciopero dalla Commissione di Garanzia. Il Giornale completa la rassegna dei titoli scrivendo “Ok commissione a sciopero Bnl del 24 gennaio”.

Le testate citate danno ampia copertura all’azione di protesta dei dipendenti di Bnl Bnp Paribas che avversano il piano di riorganizzazione aziendale fatto di tagli, esternalizzazioni, massiccia chiusura di filiali. Le Segreterie di coordinamento nazionale del Gruppo Bnl di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno aperto il comunicato unitario riportando uno stralcio delle decisione assunta dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero “Si ritiene che (…) l’astensione collettiva, indetta per il 24 gennaio 2022 sia legittimamente proclamata”.

I sindacati hanno stigmatizzato la scelta dell’istituto bancario di ricorrere all’organo garanzia scrivendo: “Con l’arroganza di chi può vantare i tanti milioni spesi negli anni in consulenze legali, advisor, consulenti e aruspici nostrani, incapace di comprendere le ragioni di un secondo sciopero dei lavoratori, questo gruppo dirigente inadeguato, contraddistinto da logiche repressive verso le esigenze della collettività aziendale, ha provato a negare alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto a manifestare le proprie idee, denunciando alla Commissione le rappresentanze sindacali che hanno proclamato lo sciopero. Un ulteriore atto ostruzionistico che la Commissione di Garanzia ha respinto al mittente”.

A certificare l’importanza nonché la legittimità della seconda giornata di sciopero in Bnl è arrivata anche la nota dei segretari nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ripresa da vari organi di stampa. “Dopo la massiccia adesione allo sciopero del 27 dicembre scorso – si legge – e in vista della nuova giornata di sciopero proclamata per il prossimo 24 gennaio, Bnl incassa un colpo anche dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. La Bnl, non essendo riuscita a boicottare lo sciopero di dicembre con mille ostacoli pretestuosi, in questa occasione si è mossa d’anticipo ricorrendo alla Commissione di garanzia e cercando di impedire o limitare l’azione di protesta ricorrendo a cavilli che, ad esito della pronuncia dell’autorità indipendente, si sono rilevati inconsistenti. Lo sciopero è stato legittimamente proclamato”.

“Lunedì l’adesione allo sciopero – conclude la nota – dovrà segnare un punto fondamentale in questa lunga vertenza: a breve inizierà la procedura per la cessione di ramo del back office, dopo che quella relativa all’IT si è conclusa senza accordo, e come sindacati ripartiamo dalla nostra ferma richiesta di un confronto volto alla ricerca di soluzioni complessive per tutte le questioni aperte. Unico diverso scenario possibile in caso di rottura definitiva è la prosecuzione, senza limiti temporali e senza esclusione di colpi, della mobilitazione che proseguirebbe anche nelle aule dei tribunali”.