Unicredit avanza su Mps. Per Cisl e First Cisl solo l’integrità della banca più antica del mondo è nell’interesse del Paese

Cisl e First Cisl scendono in campo per contrastare lo spezzatino della Banca del Monte dei Paschi di Siena. I rispettivi segretari generali, Luigi Sbarra e Riccardo Colombani sono intervenuti dopo la comunicazione ufficiale di Unicredit che ha illustrato le condizioni per incorporare Mps.

La posizione cislina è stata rilanciata dalla stampa. “Unicredit-Mps, tutelare i lavoratori” titola Conquiste del lavoro. Firma l’articolo il giornalista Giampiero Guadagni che riporta le considerazioni di Luigi Sbarra sull’avvio della trattativa, il quale giudica sbagliata l’idea di smembrare l’istituto senese. Il segretario generale della Cisl è esplicito nel chiedere “che prima di assumere qualunque decisione il Governo coinvolga i sindacati, convocando il tavolo che le categorie sollecitano da mesi. È necessario infatti trovare una soluzione condivisa che consenta a Mps di continuare a sostenere le famiglie, le imprese ed i territori di riferimento. Alle lavoratrici e ai lavoratori, che hanno già affrontato grandi sacrifici in questi anni e hanno permesso alla banca di mantenere viva la relazione con la clientela, va garantita piena tutela. Non possono essere i lavoratori a pagare gli errori e le gravi omissioni del mondo bancario e della finanza”.

Al quotidiano romano Luigi Sbarra sottolinea come “questa vicenda dimostra ancora una volta la necessità, sempre sostenuta dalla Cisl, di introdurre nella gestione delle banche e di tutte le grandi imprese pubbliche e private forme di partecipazione e di controllo dei lavoratori, che non possono più essere esclusi dalle grandi scelte e subire passivamente le loro conseguenze”.

”Nella vicenda Mps – ribadisce su Conquiste del lavoro Riccardo Colombani – è fondamentale tutelare le persone ed eliminare l’incertezza attorno all’operazione, sui cui sviluppi chiediamo di essere informati in modo tempestivo e puntuale. È anzitutto necessario predisporre tutte le condizioni per garantire incondizionata tutela a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, che con la loro abnegazione, la loro professionalità e i loro sacrifici retributivi hanno consentito alla banca di operare al fianco della clientela, delle imprese e dei territori in questi anni di crisi”.

Il segretario generale di First Cisl esprime la sua contrarietà “alla soluzione dello spezzatino poiché riteniamo che solo l’integrità di Mps sia nell’interesse generale del Paese. Il destino di Mps, infatti, influenzerà profondamente gli equilibri del sistema bancario italiano, il cui ruolo è strategico nella fase di ripartenza che si apre con l’arrivo delle risorse del Recovery Fund e con l’attuazione del Pnrr”.

Per Colombani “i presupposti concordati tra Mef e Unicredit sulla gestione del personale non devono lasciare spazio a speculazioni sull’occupazione delle persone. Ci batteremo perché a tutti venga garantita nella sostanza la volontarietà dell’uscita. In ogni caso non permetteremo che questa operazione sia usata per tagliare in modo indiscriminato i costi”.

Le considerazioni cisline hanno avuto ampia copertura dalla stampa. Per Ansa “Mps: First Cisl non è nell’interesse del paese”. Agi incentra sul tema della salvaguardia dell’occupazione il suo titolo: “Unicredit-Mps: First Cisl, priorità alla tutela delle persone”. Stessa impostazione per Adnkronos “Unicredit: First Cisl, in vicenda Mps priorità tutela persone, no spezzatino”. Completa la rassegna il servizio di Borsa Italiana che rilancia una nota de Il Sole 24 Ore Radiocor titolata “Mps: First Cisl, fondamentale tutelare le persone contrari allo spezzatino”.