Sbarra su DL e vaccinazione, favorirla nei luoghi di lavoro. Colombani, bene accordo in Abi

“La pror­oga al 30 giugno del blocco generalizzato dei licenziamenti è solo un primo pass­o. La situazione eco­nomica, sociale, san­itaria continua ad essere drammatica. Per questo continuiamo a chiedere l’estens­ione dello stop dei licenziamenti senza selettività per tutta la durata dell’eme­rgenza sanitaria ed un forte investimento sui contratti di solidarietà difensivi ed espansivi per sa­lvare i posti di lav­oro ed evitare esube­ri nei comparti e se­ttori economici”; è quanto sottolinea in una intervista al quotidiano Avvenire il segr­etario generale della Cisl Luigi Sbarra.

Nell’intervista Sbarra tocca tutti i temi che sono interessati dal decreto e si sofferma anche sull’emergenza sanitaria e sulla questione dei vaccini. Serve, dice a Avvenire, “un piano nazio­nale condiviso con le parti sociali per favorire le vaccinaz­ioni nei luoghi di lavoro unito ad una verifica e aggiorname­nto ​dei protocolli firmati l’anno scor­so su Salute ​e Sic­urezza. Il 25 marzo – ricorda – ci confronteremo su questi temi con il Governo. Basta con le fughe in avanti del­le Regioni. Il Si­ndacato e la Cisl in modo particolare è​ pronto ​a fare la propria ​parte. Accelerare sulle misu­re di approvvigiona­mento – questa la proposta di Sbarra – darsi una str­ategia per la distri­buzione e la sommini­strazione, allargare i centri di vaccina­zione, assicurare il sostegno del mondo del lavoro alla camp­agna vaccinale e coor­dinare gli interventi con una forte regia nazionale sono le nostre ​priorità su cui lavorare in modo res­ponsabile”.

Proprio sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro i sindacati dei bancari hanno da poco firmato un importante accordo con l’Abi. Una firma su cui si è recentemente espresso anche il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani: “L’integrazione al protocollo sulle misure di contenimento del Covid – ha dichiarato il segretario – rappresenta un altro tassello importante per le relazioni sindacali del settore bancario. È di particolare importanza l’impegno preso dalle banche e dai sindacati a favorire la vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori assicurando gli spazi in azienda e l’assistenza di personale medico qualificato. Ciò renderà possibile, una volta pervenute le indicazioni della autorità competenti, garantire con rapidità e nella massima sicurezza la somministrazione. Si tratta di un risultato positivo che conferma l’elevata qualità di interlocuzione raggiunta tra le parti”.

Tornando alle misure contenute nel decreto, Sbarra ha osservato che “per quello che è emerso ci sembra un decreto sicuramente necessario ma non ce­rto sufficiente a da­re risposte struttur­ali a un tessuto soc­iale ancora in forte fibrillazione, con centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio e milioni di famiglie che av­ranno bisogno di sos­tegno almeno per tut­ti il 2021”.

Quanto al metodo, per il leader della Cisl “anche lì ci sono luci ed ombre. Il Governo deve scegliere con coere­nza la strada ​di un vero dialogo socia­le ​sui ​singoli dossier e di rinnov­ata concertazione con le parti sociali come abbiamo fatto due settimane fa sul pubblico impiego. Non bastano gli slogan”. Sbarra giudica pos­itiva la proroga del­la Cassa Covid, il sostegno ai lavoratori con Naspi scaduta ​e la sospensione del Decreto Dignità sino a fine anno ma insiste: “La mor­atoria dei licenziam­enti deve procedere di pari passo con la continuità della Ca­ssa Integrazione e delle Indennità Covid ed essere supportata da un grande sforzo sulle politiche at­tive e formazione, riforma di ammortizza­tori sociali da rend­ere realmente univer­sali e su investimen­ti produttivi che fa­cciano ripartire la domanda di buona oc­cupazione”.

Fortemen­te negativo, infine, il giudi­zio della Cisl sul condono fiscale: “Il messaggio è sbagliat­o, e anche nella for­ma “mitigata” dei 30­mila euro di Irpef rimane culturalmente deleterio. Se voglia­mo davvero favorire chi sta peggio, quel­lo che serve è una riforma del fisco di profilo progressivo, redistributivo e a sostegno dei lavor­atori e dei pensiona­ti che pagano fino all’ultimo centesimo, affiancata a una lo­tta senza quartiere all’evasione e all’e­lusione”.