Incontro tra l’ad del gruppo e i sindacati sulla riorganizzazione della rete. Marrone: formazione fondamentale, va mantenuta la presenza sul territorio
“Se Carige vuole cambiare davvero pelle e tornare a svolgere un ruolo di primo piano per l’economia dei territori è fondamentale che sia previsto un forte investimento sulla formazione e sulla riqualificazione professionale dei lavoratori. Le indicazioni che ci ha fornito oggi l’amministratore delegato Francesco Guido sulla nuova organizzazione della banca sembrano coerenti con l’accordo che abbiamo firmato l’anno scorso. È chiaro però che il rafforzamento delle aree private e corporate, essendo incentrato sulla rete delle filiali, non può prescindere dalla valorizzazione dei lavoratori e delle loro competenze”. A dichiararlo, al termine dell’incontro tra i vertici dell’istituto ligure e i sindacati del credito, è la segretaria nazionale di First Cisl Vilma Marrone.
“Consideriamo positivo – sostiene Marrone – che il management punti a sostenere la crescita non con il taglio dei costi ma attraverso l’aumento dei ricavi generati dai prestiti alla clientela. Il buon andamento dei finanziamenti erogati con garanzia statale e l’impegno profuso sul fronte del superbonus per le ristrutturazioni indicano che questa è la strada giusta. Ma per centrare l’obiettivo dell’aumento dei ricavi è essenziale che Carige continui a mantenere un forte insediamento sul territorio”.
“Da parte nostra – conclude Matteo Muzio, responsabile First Cisl Carige – continueremo a vigilare affinché la nuova organizzazione non produca ricadute negative sui lavoratori sia in termini di mobilità per la riorganizzazione presentataci oggi che per quando riguarda le attività di appalto e le chiusure di filiali previste dal piano industriale. È importante, inoltre, che il raggiungimento degli obiettivi commerciali sia perseguito nel rispetto degli accordi sottoscritti a livello nazionale e aziendale sulle politiche commerciali”.