Banche, Colombani, Bce conferma emergenza, no a nuovi tagli occupazione e sportelli

“Il calo continuo di sportelli e occupati rappresenta una vera e propria emergenza. Va avanti così da anni, nonostante le nostre denunce. Gli ultimi dati della Bce non fanno che confermare questa linea di tendenza. Per le banche italiane il ritiro dai territori significa precludersi la possibilità di fare ricavi, ma è chiaro che questo non interessa ai nostri top manager, che sono abituati a far quadrare i bilanci con i tagli dei costi”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani commentando il rapporto annuale della Bce sul settore bancario.

“Non vorrei che qualche banca cogliesse l’occasione della pandemia per ridurre ulteriormente l’occupazione e la rete fisica – aggiunge Colombani – Le misure che sono state prese durante l’emergenza, come la chiusura di alcune filiali, l’accesso consentito solo tramite appuntamento e lo smart working, sono state fondamentali per contenere il contagio e proteggere la salute di lavoratori e clientela. Qualche istituto preferisce ancora oggi tenere chiuse un numero consistente di filiali. Se questo è un modo – conclude Colombani – per dimostrare che la presenza sul territorio non serve e per rivedere i piani industriali sulla base di ulteriori tagli rispetto a quelli preventivati solo pochi mesi addietro, diciamo subito che non ci stiamo. Una deriva di questo genere è una minaccia per tutta l’economia del Paese”.