“Ci sono voluti quattro anni, ma avevamo ragione: il licenziamento dei quattro sindacalisti della Bcc di Canosa e Loconia avvenuto nel 2016 era illegittimo e si configurava come condotta antisindacale. I colleghi devono essere reintegrati in azienda”; è quanto si legge nel sito di First Cisl Puglia, che riporta il commento su Facebook del segretario responsabile di First Cisl Puglia, Pasquale Berloco:
“”Ci son de’ giudici a Berlino” esclamava il mugnaio Arnold di Sans-Souci nella sua lotta per ottenere giustizia contro i soprusi di un nobile. Oggi possiamo parafrasare dicendo “Ci son de’ giudici a Trani!” Nel 2016 è iniziata un’allucinante vicenda che ha riguardato i lavoratori e i rappresentanti sindacali di una BCC pugliese. Nel corso di quell’anno la BCC avviò una trattativa con le OO.SS. per ottenere una rilevante riduzione dei costi del personale, una riduzione di 10 unità su 36 occupate. Con queste premesse e con prospettive industriali lacunose la trattativa fallì perché i sindacalisti si opposero alla fuoruscita di personale, così come alla riduzione delle retribuzioni. La BCC decise di licenziare 4 persone, guarda caso tutti sindacalisti. Ci sono voluti circa quattro anni per veder affermato e condannato in tribunale il comportamento antisindacale adottato da quella BCC. Il tribunale di Trani ieri si è pronunciato a favore del ricorso proposto dalle organizzazioni sindacali ed ha ordinato il reintegro dei quattro lavoratori. Per fortuna possiamo anche noi affermare che “Ci son de’ giudici a Trani”!”