“Riscossione, 700 dipendenti in trincea” questo il titolo de La Sicilia sul difficile momento che stanno vivendo i lavoratori dell’ente di riscossione isolano. In attesa dell’esito dell’audizione, da parte della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, “dei vertici societari in merito al piano di riordino delle partecipate” è sempre alta l’attenzione dei lavoratori “stanchi e preoccupati – scrive il quotidiano catanese – per il tira e molla che si trascina ormai da oltre un anno, sulla modalità di traghettamento nel nuovo ente”.
Le organizzazioni sindacali presenti in Riscossione Sicilia: Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Ugl Credito, Uilca e Unisin hanno varato “un fitto calendario di iniziative di protesta. Lo sciopero è previsto in occasione di una delle giornate della prossima scadenza del pagamento della rata della rottamazione, con manifestazione regionale a Palermo. Frattanto è stato proclamato lo stato di agitazione del personale, indetto un presidio pomeridiano di lavoratori davanti a Palazzo d’Orleans e sono state organizzate assemblee in tutte le province”.
“I sindacati – evidenzia La Sicilia – rilevano che «rimane insoluto il problema delle risorse finanziarie», cosa che mette a rischio anche le retribuzioni”.
Per Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Ugl Credito, Uilca e Unisin, il momento di stallo non fa che acuire la preoccupazione per il futuro dei 700 dipendenti di Riscossione Sicilia.