La Stampa, tagli irricevibili in Bcc Valdostana, sacrifici solo per dipendenti

“In crisi l’unica banca valdostana” lo scrive La Stampa che riporta l’interruzione delle trattative nella Banca di Credito Cooperativo Valdostana. I sindacati hanno bollato come irricevibili i tagli prospettati dall’azienda. Il giornalista Alessandro Mano firma l’articolo riportando che i sindacati hanno bollato come irricevibili i tagli prospettati dall’azienda.

A giugno della scorso anno l’istituto di credito “ha presentato ai lavoratori un «piano di risanamento». Che prevedeva un taglio del costo del lavoro di 2 milioni 100 mila euro l’anno, pari al 27 per cento del totale: in tutto, «pari a un costo medio annuo di 31 dipendenti». Quello che i sindacati Fisac Cgil, First Cisl, Uilca Uil, Ugl Credito e gli autonomi della Fabi – si legge ancora su La Stampa – hanno ribattezzato «una cura da cavallo a carico dei lavoratori».

“La trattativa, durata sei mesi, coinvolgeva anche la Cassa Centrale Banca, capogruppo della BccV dal gennaio 2019, e si è chiusa senza un accordo. Si è svolta prima a livello locale, poi a Roma con le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali” che hanno sottolineato «l’ampia disponibilità al sacrificio da parte dei lavoratori e delle lavoratrici della BccV, finalizzata alla garanzia dei livelli occupazionali e al mantenimento dell’autonomia della BccV».

Durante il confronto l’ultima proposta in termini di tempo prevedeva la «compartecipazione dei lavoratori per il raggiungimento dei risparmi necessari» con «21 giornate di solidarietà per il personale, corrispondenti a un part-time per tutti» e «una riduzione di circa l’8 per cento delle ore lavorative».

L’edizione della Valle d’Aosta de La Stampa riporta infine che “Alla base della rottura, per i sindacati c’è un solo motivo: «I lavoratori erano gli unici a sopportare il peso del risanamento» perché «poco o nulla veniva messo dai vertici della Bcc, come consiglio di amministrazione e collegio sindacale, e dalla capogruppo». In più, nella trattativa, con l’ultima proposta arrivata a fine ottobre, «il sacrificio a carico dei dipendenti è rimasto immutato».

 

Il comunicato unitario delle Rsa, della delegazione sindacale di gruppo e delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca

Il comunicato del coordinamento Cooperfirst