Riscossione, mobilitazione per il fondo pensione degli esattoriali

“Pensione aggiuntiva di settore: presidio davanti al Ministero del Lavoro” è l’oggetto di un comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca con cui annunciano un presidio per giovedì 30 gennaio davanti alla sede del Ministero del Lavoro, via Veneto 56, dalle ore 09,00 alle ore 13,00: “Dall’emissione del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 55 dell’8 maggio 2018, che ha stabilito che le risorse del Fondo Speciale dovessero essere utilizzate ai fini di una previdenza aggiuntiva calcolata con il metodo contributivo, ci siamo attivati affinché la completa realizzazione della riforma del Fondo di previdenza trovasse attuazione.

“A tal fine – si legge nel comunicato – dopo una lunga attesa le Segreterie Nazionali si sono incontrate con i referenti dell’Inps i quali hanno rappresentato una interpretazione del Decreto decisamente penalizzante per i lavoratori, in quanto negava la valorizzazione di parte della contribuzione versata. Si avviava così una lunga fase di iniziativa sindacale per superare tale inaccettabile posizione dell’Inps” tra cui incontri con i sottosegretari al Ministero del Lavoro Puglisi e Di Piazza che “si sono impegnati ad una soluzione positiva della problematica in tempi brevi, anche appoggiando una proposta di emendamento della norma in quelle stesse ore elaborata dall’INPS. Tale specifica normativa consentirebbe all’INPS di superare positivamente quella loro interpretazione negativa del Decreto (ad avviso delle Segreterie Nazionali, e dei legali interpellati il testo del Decreto è invece chiaro) e riconoscere interamente la contribuzione versata da tutti i lavoratori”.

I sindacati spiegano che al momento “in Parlamento è avviato l’iter del Decreto Milleproroghe, all’interno del quale potrebbe essere inserita la specifica normativa richiesta dall’INPS. L’iniziativa delle Segreterie Nazionali è ampia nell’immediato sul piano istituzionale nel suo insieme, e oltreché indirizzata ai massimi vertici dell’Istituto Nazionale di Previdenza per fare riconoscere una corretta lettura del Decreto n. 55/2018 istitutivo della previdenza aggiuntiva per ogni collega”.

Le organizzazioni sindacali sottolineano che “l’aspettativa e l’attenzione da parte dei lavoratori è alta: si tratta di una questione di equità e giustizia. Si tratta di pretendere il ritorno, sotto la voce di pensione aggiuntiva, di danaro dei lavoratori, versato al Fondo da loro stessi” e ritengono che “per sensibilizzare definitivamente le forze politiche ed istituzionali occorre anche riprendere quella tipologia di iniziativa e mobilitazione sindacale cui già in passato abbiamo fatto ricorso”.

Per questo Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca hanno chiesto e ottenuto “l’autorizzazione ad un presidio per il giorno 30 davanti alla sede del Ministero del Lavoro, via Veneto 56, dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Si tratta di una manifestazione di rappresentanti sindacali che – conclude il comunicato – qualora non si rivelasse risolutiva, potrà essere seguita da ulteriori iniziative, che potranno interessare l’intera categoria, affinché tutti gli sforzi compiuti in questi anni possano portare alla conclusione positiva da tempo ricercata”.

 

Il comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca