La Repubblica, su tassi negativi in UniCredit Mustier è solo

Non cessa il dibattito sulla ventilata volontà dell’ad di UniCredit, Jean Pierre Mustier, di ribaltare i tassi negativi sulla clientela detentrice di risparmi in conto corrente. La Repubblica riprende la posizione dei sindacati dei bancari per articolare un ragionamento sulle motivazioni della proposta e sugli effetti che potrebbe avere. Ad intervenire è la giornalista Vittoria Puledda che dedica alla vicenda la sua rubrica “il punto”. “Tassi negativi sui conti correnti Mustier è solo”; questo il titolo dell’articolo.

“Il commento più gentile – scrive Puledda – è che si tratta di un’idea «scellerata». Jean Pierre Mustier, ormai prossimo alla presentazione del nuovo piano industriale di Unicredit, con la sortita di traslare i tassi negativi sui depositi oltre i 100 mila euro ha fatto insorgere compatti i sindacati di categoria. «Se lo tolga dalla testa», è il senso delle dichiarazioni. Piuttosto, pensi a come utilizzare le risorse in modo profittevole per il territorio, le famiglie, le imprese, e non solo a vantaggio di amministratori e azionisti”.

L’articolo di Repubblica evidenzia come “Il rischio dei tassi negativi anche ai privati, secondo i sindacati, è piuttosto che ci sia una fuga di capitali dalla seconda banca del Paese. Certo, pensare che un popolo «drogato» dalle generose cedole dei titoli di Stato si faccia mettere le mani sul conto – per quanto benestante – è piuttosto arduo da immaginare. E forse ancora più difficile da realizzare: quanti depositi – fa notare Vittoria Puledda – resterebbero sopra i 100 mila euro, se davvero andasse in porto unilateralmente una misura simile? In parte l’obiettivo di Mustier è proprio questo, spingere la porzione eccedente quella soglia verso altri impieghi. Più semplice a dirsi che a farsi. E poi, se tassi negativi devono essere, perché non proporli sui mutui casa?”.