Raggiunto l’accordo sulla riorganizzazione del welfare aziendale tra UniCredit e i sindacati. L’intesa razionalizza il sistema di previdenza complementare aggregando nel Fondo pensione di gruppo gli ex “fondi interni” (Fondo Banca di Roma, Fondo Banca Crt, Fondo Caccianiga, Fondo Cr Trieste), senza che da ciò derivi per i lavoratori/pensionati alcun pregiudizio. Il nuovo assetto punta a garantire l’adeguatezza dei trattamenti, il contenimento dei costi e l’aderenza al quadro legislativo. Per centrare questi obiettivi verranno introdotti alcuni cambiamenti nello statuto e nella governance del Fondo pensione di gruppo.
Sarà inoltre istituito l’Osservatorio sulla previdenza complementare, un ente bilaterale e paritetico che avrà il compito, tra gli altri, di valutare il rapporto costi/benefici nella gestione delle risorse affidate al Fondo dai lavoratori. L’accordo prende in considerazione anche le esigenze dei nuovi assunti, la cui iscrizione alla previdenza complementare sarà automatica.
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa (UniCa), le parti hanno convenuto di adeguare le procedure all’assetto normativo e regolamentare. È inoltre previsto un maggiore coordinamento a livello centrale tra le attività dei circoli ricreativi attraverso l’introduzione di una commissione bilaterale che avrà, tra l’altro, il compito di monitorare l’attuazione dei principi di democrazia e trasparenza nel funzionamento dei Cral operanti nel Gruppo.
Per la segretaria First Cisl responsabile di gruppo Sandra Paltrinieri si tratta di “un risultato ampiamente positivo, che nel razionalizzare il sistema di welfare del gruppo, salvaguarda nell’immediato e per il futuro i trattamenti previdenziali e assistenziali dei lavoratori e pone le basi per il miglioramento della qualità degli altri servizi offerti (attività culturali, ricreative, sportive)”.