Soci salvano Carige, Il Secolo XIX rilancia la posizione di First Cisl

Ampio resoconto della versione on line de Il Secolo XIX sul salvataggio Carige. All’ok dei soci all’aumento del capitale sociale di 700 milioni di euro sono seguite varie reazioni raccolte dal quotidiano genovese. Tra queste anche quella del segretario generale di First Cisl: «Il via libera al piano di salvataggio di Carige è una buona notizia per i lavoratori, per il territorio e per tutta l’economia italiana. È positivo – aggiunge il leader dei bancari della Cisl – che alla fine il senso di responsabilità abbia prevalso, anche da parte dell’azionista di maggioranza, la famiglia Malacalza».

Al quotidiano ligure Colombani fa notare che la situazione della banca resta difficile: «Vanno monitorati con attenzione i prossimi sviluppi. Siamo stati e rimaniamo critici a proposito della cessione degli Utp, le inadempienze probabili, a Amco. Avevamo chiesto che la gestione di quei crediti rimanesse in house e che ad occuparsene fossero i dipendenti di Carige. Si è scelta invece una strada che penalizza l’occupazione interna e che rappresenta un rischio per l’economia del territorio, dal momento che imprese e famiglie beneficiarie di prestiti potrebbero trovarsi presto sotto pressione».

Sul fronte esuberi Il Secolo XIX rilancia la posizione del numero uno di First Cisl: «Non accetteremo forzature: l’utilizzo del Fondo di solidarietà e il criterio di volontarietà sono condizioni imprescindibili». E su Ccb, candidata a divenire l’azionista di riferimento, Colombani dice: «Se sarà in grado di proporsi come un investitore di lungo periodo attento alle sue responsabilità sociali ne sosterremo gli sforzi. Ma se si comporterà come le altre banche, impoverendo il territorio con tagli al personale, muovendosi solo in un’ottica speculativa, non gli faremo sconti».