Contratto bancari, al tavolo del confronto First Cisl chiede chiarezza

“Banche: First Cisl, Abi faccia chiarezza su uscite”; è questa la sollecitazione del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, rivolta al tavolo di confronto. MF Dow Jones rilancia il tema ripreso da TgCom24 e ADFVN.

“L’Abi non può continuare a giocare a carte coperte”, si legge sui siti. “È il momento di prendere posizione sulle richieste formulate nella nostra piattaforma. Il primo punto sul quale l’Abi deve fare chiarezza – evidenzia Colombani – è quello della certificazione delle uscite, sistematicamente superiori agli esuberi previsti dai piani industriali. Nessun discorso serio sull’occupazione è possibile senza conoscere la reale consistenza degli organici dei gruppi. Per questo abbiamo chiesto che sia reso noto il numero complessivo delle uscite maturate negli ultimi 8 anni”.

Secondo First Cisl “il trend di riduzione degli occupati, che ha contraddistinto gli ultimi anni, non può continuare: dal 2007 al 2018 il costo del personale è sceso da 27 miliardi e 400 milioni di euro a 22 miliardi e 700 milioni. Secondo Bankitalia, inoltre, nel 2007 i lavoratori del settore bancario erano 344mila, mentre alla fine del 2018 risultano 274mila. Tagliare ancora non ha senso”.

In relazione alla creazione di una cabina di regia sull’innovazione digitale, “il suo ruolo non può essere circoscritto alla valutazione ex post degli effetti che si verificano nei gruppi. Per incidere veramente – ha aggiunto Colombani – è necessario che il nuovo organismo apra spazi negoziali a livello nazionale per gestire il cambiamento”.

Infine, sulle intenzioni manifestate dall’Abi di chiudere la trattativa entro il 31 dicembre Colombani ha avvertito che “non ci accontentiamo di generiche assicurazioni: vogliamo risposte concrete altrimenti reagiremo con fermezza”.