Banco Bpm, non si sviliscano le relazioni con sindacati e lavoratori

I sindacati pubblicano una lettera inviata al Banco Bpm sulla problematica degli esodati, nella quale respingono il tentativo di svilire le relazioni con azioni autonome e penalizzanti per le lavoratrici e i lavoratori e chiedono un intervento riparatore immediato da parte aziendale.

Nella lettera si legge che, facendo seguito a una comunicazione dell’azienda dello scorso 8 agosto, “non riusciamo a capire come, in maniera del tutto unilaterale, l’Azienda si sia arrogata il diritto di modificare i dati relativi alle settimane di contribuzione e di erogazione dell’assegno straordinario nelle domande telematiche, in palese contrasto con le deleghe ricevute dai colleghi interessati, creando il presupposto di possibili danni economici immediati (ritardo nel percepimento dell’assegno, minor quota di incentivo all’85%) e futuri (entità della pensione) per i colleghi aderenti al fds a fronte di un possibile ingente vantaggio economico per l’azienda”.

Giudicando tale comportamento “di particolare gravità” in quanto “la Banca ha scelto di affidarsi alla possibile incertezza interpretativa del D.L. n.4 del 28/1/2019” totalmente “silenti nei confronti delle OO.SS. firmatarie dell’accordo e, se possibile peggio ancora, nei confronti dei colleghi interessati”, i sindacati proseguono segnalando che “tale vostro comportamento potrebbe, a nostro avviso, ravvisare persino dei risvolti penali”, un comportamento “certamente in palese violazione del Codice Etico (ricordiamo essere di emanazione unilaterale aziendale) vigente nel nostro Gruppo, teso a ‘definire con chiarezza e trasparenza l’insieme dei valori, delle responsabilità nonché dei principi guida volti ad orientare la condotta degli esponenti e dei dipendenti delle Società del gruppo’”.

Nel ricordare come i principi e le disposizioni del Codice Etico siano vincolanti per i consiglieri, i sindacati, i dipendenti e i collaboratori, la lettera prosegue rammentandone i punti che interessano la correttezza, l’onestà, la trasparenza e la completezza delle informazioni, oltre al rispetto dei dipendenti e dei rapporti con le organizzazioni sindacali.

“Il vostro agire – aggiungono i sindacati – in maniera totalmente unilaterale, senza coinvolgere le OO.SS. e men che meno i colleghi coinvolti, offende i principi di correttezza e fiducia che sono alla base delle corrette relazioni sindacali costruite, nel tempo, nel Gruppo Banco Bpm e nel settore. Un impianto in cui le scriventi OO.SS., a ogni livello, credono fermamente e intendono continuare a sviluppare”.

La missiva si conclude con: “Respingiamo quindi il tentativo di svilire tali relazioni con azioni autonome e penalizzanti per le lavoratrici e i lavoratori e chiediamo un intervento riparatore immediato da parte aziendale rispetto a quanto ha indebitamente causato. In tale ambito ci vediamo inoltre costretti a palesare tale comportamento agli enti di controllo preposti nel Gruppo Banco Bpm e quindi a portare la presente a conoscenza (in ottemperanza ai doveri indicati nel Codice Etico) dell’Organismo di Vigilanza, che riceve questa nostra per competenza, affinché faccia debite verifiche”.

 

La lettera dei Coordinamenti aziendali Gruppo BancoBPM di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin

 

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