Conquiste del Lavoro dedica un ampio servizio di Carlo D’Onofrio all’evoluzione positiva in Deutsche Bank. Il piano di ristrutturazione globale che prevedeva l’incognita esuberi, in Italia non avrà ricadute sugli organici. “Deutsche Bank niente tagli in Italia” titola il quotidiano romano che riporta la posizione di First Cisl, espressa dalla segretaria nazionale Sara Barberotti: “Registriamo positivamente che l’ad abbia smentito ricadute occupazionali. È positivo, inoltre, che sia stata accolta la nostra richiesta di proseguire nella fase d’ascolto”.
Nel confronto tra vertici aziendali e organizzazioni spazio anche alle politiche commerciali. Il responsabile di First Cisl in Deutsche Bank, Maurizio Gemelli, ha fatto notare l’intollerabilità della situazione “che si vive quotidianamente in rete, dove gli operatori sono sottoposti a costanti sollecitazioni e pressioni che mal si conciliano con la loro professionalità e con il rispetto dei clienti”.
“Più in generale – sostiene la segretaria nazionale di First Cisl Sara Barberotti – apprezziamo il progetto di rifocalizzare il business sull’attività core di banca a sostegno dei territori, ma ci chiediamo come ciò possa avvenire se si procede alla chiusura di filiali e, di conseguenza, alla riduzione del personale”.
“I sindacati – si legge ancora su Conquiste del Lavoro – incassano dunque le rassicurazioni fornite dall’azienda, ma restano guardinghi. Lunedì scorso – evidenzia in chiusura di servizio Carlo D’Onofrio – Deutsche Bank ha annunciato un maxi piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 18mila posti di lavoro a livello globale e la creazione di una bad bank da 74 miliardi in cui far confluire i 74 miliardi di attivi deteriorati che zavorrano i conti. La scure si è già abbattuta sui dipendenti delle sedi di Hong Kong e a Londra: molti traders e operatori finanziari hanno già sgomberato le loro scrivanie”.