CereaBanca, dopo lo sciopero non torna il sereno

In CereaBanca 1897 il clima continua a non essere sereno. Lo riporta Primo Giornale che si occupa del primo sciopero effettuato nella storia della banca veneta. Il sottotitolo del quindicinale di approfondimento fotografa lo stato di tensione tra azienda e sindacati: “Relazioni sindacali limite e personale intimorito”.

Ad aggiungere malumore è stata la nota aziendale inviata a soci e clienti con la quale è stato comunicato che lo sciopero del 13 giugno non ha generato disservizi attestandosi sul 33%. Dato ampiamente contestato da First Cisl e Fabi, che su Primo Giornale hanno evidenziato come “personale e funzionari di questa banca si sentono intimoriti e costretti ad orari, compiti, metodi di lavoro e relazioni sindacali non consoni ad una realtà come CereaBanca 1897”.

Per la giornata di mobilitazione i sindacati hanno rivendicato il successo dell’azione di protesta dichiarando che “stante la situazione aziendale e persistendo le minacce e le indebite sostituzioni, siamo soddisfatti dell’adesione allo sciopero, superiore al 50% del personale a tempo indeterminato”.

Sulle pressioni è infine intervenuta la segretaria provinciale di First Cisl Verona Rosaria Di Martino: “Abbiamo avuto segnalazioni di minacce per chi aderiva allo sciopero in un clima aziendale di cui da tempo denunciamo il non rispetto dei diritti dei lavoratori e dei rapporti sindacali”.