No di BlackRock a Carige, Colombani, rischio che Ue applichi stessa ricetta Mps

“Nemmeno il tempo di iniziare e l’avventura di Blackrock in Carige è già finita”. Netto l’attacco dell’articolo di “Conquiste del lavoro” sul disimpegno del fondo d’investimento americano dalla banca ligure del fondo. “Blackrock ci ripensa: Carige come Mps?” questo il titolo del servizio firmato da Carlo D’Onofrio che scrive: “Lo stop è giunto dal comitato investimenti di Blackrock, che ha giudicato l’esborso di 400 milioni, tanti ne sarebbero serviti per rilevare circa il 25% di Carige e pergarantire l’inoptato dell’aumento di capitale, troppo rischioso a fronte del potenziale ritorno e del suo ruolo di fiduciario nei confronti dei clienti”.

Carlo D’Onofrio s’interroga sul futuro che apre incerti scenari. “Dopo l’accordo tra la società Usa e il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), suggellato dal via libera dato del Consiglio di gestione di quest’ultimo, il cammino sembrava in discesa. Invece i commissari di Carige è toccato a loro dare l’annuncio del voltafaccia si ritrovano al punto di partenza. Cosa più grave, incombe la scadenza per la presentazione delle offerte, fissata al 17 maggio dalla Bce, che aveva già concesso una proroga di un mese. Da Francoforte – riporta il quotidiano romano – hanno dichiarato laconicamente di essere informati degli sviluppi e di mantenere i contatti dei commissari, i quali nel frattempo hanno informato via lettera i dipendenti che non demorderanno dal cercare una soluzione privata. Ma a questo punto è sempre più probabile che la soluzione sia pubblica, cioè che per salvare Carige sia necessario fare ricorso alla ricapitalizzazione preventiva come è avvenuto per il Monte dei Paschi”.

Su “Conquiste del lavoro” interviene il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani: “L’eventuale nazionalizzazione di Carige, osserva Colombani – comporta gli stessi problemi della vicenda Mps. La Commissione Ue presenterà la stessa ricetta: la razionalizzazione dei costi che vuol dire chiudere le filiali e quindi meno occupati. La banca aggiunge si salva solo attraverso il rilancio degli investimenti in capitale umano”.