Conquiste del lavoro, sindacati contro nuova pace fiscale, mortifica gli onesti

“In Italia il condono fiscale è ormai una certezza”: questo l’attacco dell’articolo di “Conquiste del lavoro” dal titolo “Fisco, allarme condoni”. Il quotidiano romano rilancia la dura presa di posizione dei sindacati del settore riscossione, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca, che giudicano il provvedimento del Governo sulla rottamazione-ter una mortificazione per gli onesti contribuenti. “Il Governo del cambiamento Lega-Cinque Stelle – scrivono i sindacati – è alla continua ricerca del consenso elettorale, propone di riaprire i termini della rottamazione-ter e del saldo stralcio fino al 31 luglio prossimo venturo. Questo ulteriore colpo di spugna, una ricetta vecchia e peraltro abusata, rappresenta un altro passo nella direzione del mortificare la maggior parte dei cittadini italiani che onestamente adempiono al proprio dovere fiscale, nei fatti scoraggiandoli dal rispettare spontaneamente le norme e le scadenze di legge”.

“La “grave” reiterazione della politica dei condoni – sottolineano le organizzazioni sindacali – non consente di migliorare le condizioni finanziarie ed economiche dello Stato, ma allontana sempre più l’obiettivo di elevare il senso civico ed il livello di etica del popolo italiano. È purtroppo legittimo temere che la maggior parte dei contribuenti italiani si stia abituando, invece di pagare, ad attendere sempre il successivo condono”.

“Conquiste del lavoro” rimarca come la politica dei condoni sia esiziale in un paese caratterizzato da un elevato tasso di evasione e mette in evidenza come “il tax gap dell’Irpef dei professionisti, la differenza tra imposte effettivamente versate e le imposte realmente dovute, è al 68,2%, pari a 33,2 miliardi di euro dovuti ma non dichiarati o non versati. Contro un gap medio che per le entrate tributarie al netto della Tasi si attesta al 21,7%: in pratica, su 97,6 miliardi di imposte evase quasi un terzo riguarda l’Irpef degli autonomi”.