Diamanti, Banco Bpm rifonda clientela, no guerre tra poveri

“Se l’intenzione è quella di scatenare una guerra tra poveri scaricando sui risparmiatori e sui lavoratori le conseguenze del caso diamanti, il Banco Bpm sappia che la clientela e il personale non accettano questo scellerato gioco al massacro: ecco perché il sindacato e le associazioni dei consumatori hanno fatto sentire insieme la loro indignazione a fronte dell’ingiustificata e ormai non più tollerabile ritrosia della banca a provvedere con speditezza ai dovuti rimborsi”: lo dichiara il segretario nazionale di First Cisl, Pier Paolo Merlini, a commento del sit-in svoltosi a Verona in concomitanza con l’Assemblea dei Soci del Banco Bpm.

“Nella vicenda diamanti – aggiunge la segretaria di First Cisl nel Banco Bpm, Cristina Cavina – i lavoratori sono vittime al pari della clientela, eppure la banca li ha lasciati completamente soli a gestire la comprensibile tensione dei risparmiatori. Ancora più intollerabile è che finché resterà un solo cliente insoddisfatto per la mancata rifusione del proprio denaro si corra il rischio di immotivate chiamate in giudizio a carico del personale. Si tratta di una situazione insostenibile, cui va messa immediatamente fine, procedendo senza più alcun tentennamento ai rimborsi”.