Assemblea Bpm, sui diamanti protesta Adiconsum e First Cisl, risarcire clienti

In Banco Bpm la vicenda della vendita dei diamanti allo sportello rimane un nervo scoperto. “Adiconsum” e First Cisl hanno portato la protesta dei risparmiatori ai cancelli d’ingresso del “Cattolica Center” di Verona dove si è riunita l’assemblea dei soci dell’istituto di credito. Il quotidiano “L’Arena” si occupa della vicenda titolando “Ai cancelli le associazioni dei consumatori e i vertici dell’istituto. Noi chiediamo garanzie. Anche noi truffati”.

Se l’amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna dichiara al quotidiano veneto che “la vicenda è dolorosa e come banca pure noi ci sentiamo truffati”, Carlo Piarulli, responsabile nazionale Credito e Finanza di “Adiconsum” e il segretario nazionale di First Cisl Pierpaolo Merlini evidenziano che le loro organizzazioni “si trovano sempre più spesso a fare da cuscinetto alle richieste dei risparmiatori”.

“Al 31 marzo – si legge sul quotidiano veronese – l’istituto aveva ricevuto 18.430 reclami, aumentati di 5mila negli ultimi tre mesi, dal fallimento cioè di Idb, società che aveva venduto i diamanti gonfiandone il valore, secondo l’accusa della Procura di Milano. Alla stessa data, erano arrivate a 3.017 le conciliazioni per un totale di 25 milioni di euro, a fronte dei 318 milioni accantonati dalla banca”.

“Adiconsum” evidenzia che “a Verona sono un migliaio, per un controvalore di oltre 20 milioni di euro, i cittadini iscritti alla nostra associazione, incappati nella vicenda diamanti”. Tra i clienti che hanno dimostrato con cartelli e bandiere, “L’Arena” segnala che “in molti sperano in un rimborso integrale dell’investimento, come avvenuto per i risparmiatori di Intesa, Unicredit e Mps: istituti che, va sottolineato, hanno ritirato le pietre vendute”.