Un’alleanza tra consumatori e lavoratori per un credito socialmente sostenibile. E’ questo il messaggio che lanciano Cisl, First Cisl e Adiconsum della Basilicata, ripreso da “La Nuova del Sud” che ha seguito il convegno svoltosi a Potenza dal titolo “Tutela del risparmio e degli investimenti: qual’è lo stato dell’arte”.
“Un momento di riflessione e di orientamento – scrive il quotidiano – per fare il punto sui casi più spinosi che hanno interessato il settore bancario negli ultimi anni anche in Basilicata, con decine di risparmiatori che hanno perso in tutto o in parte i propri risparmi a causa di investimenti ad alto rischio proposti da alcuni istituti di credito con pratiche commerciali scorrette. I casi sono noti alle cronache: si va dai titoli Veneto Banca alla illiquidità dei titoli della Banca Popolare di Bari, fino al recente caso che riguarda la vendita dei diamanti come investimento”.
Adiconsum ha svolto uno studio sugli effetti registrati in Basilicata. Sono stati “circa 250 i casi tra Veneto Banca e Banca Popolare di Bari e sono già una quarantina i ricorsi vinti davanti all’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob”.
“Solo la vicenda di Veneto Banca- ha osservato il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia – ha prodotto la polverizzazione di circa 25 milioni di euro di azioni in possesso dei risparmiatori lucani. Nella maggior parte dei casi questa situazione è l’esito di un mix letale fatto di mancanza di trasparenza da parte degli istituti di credito, forti pressioni commerciali sui dipendenti delle banche e scarsa dimestichezza dei risparmiatori con prodotti finanziari molto complessi e rischiosi”.
“Proprio sul caso di Veneto Banca si registrano alcune importanti novità: La legge di bilancio per il 2019 – ha illustrato Salvatore Laguardia, esperto di Adiconsum – ha istituito un fondo di garanzia che prevede il rimborso del 30 per cento del capitale investito; inoltre, si registrano le prime pronunce della giurisprudenza che, nel caso di specie, hanno imposto a Veneto Banca il risarcimento del danno in favore dei risparmiatori ingannati”.
“Sotto la lente dell’associazione dei consumatori della Cisl – si legge sulla Nuova del Sud – è finito anche il caso delle azioni della Banca Popolare di Bari, il cui valore è passato dagli iniziali 9,50 euro a meno di 3 euro”.
“È proprio di questi giorni – ha aggiunto Laguardia – si registra un’importante vittoria presso l’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob che ha accolto il ricorso presentato dalla nostra associazione riconoscendo il diritto del risparmiatore al risarcimento del danno e certificando di fatto le anomalie contrattuali rilevate e in più occasioni denunciate”.
Non è passata inosservata anche la vicenda dei diamanti per la quale l’Adiconsum ha censito 2.500 casi per un controvalore di 60 milioni di euro. “La responsabilità di quanto accaduto – ha evidenziato sul quotidiano lucano Arnaldo Villamaina, segretario regionale di First Cisl Basilicata – non deve scaricarsi in alcun modo sui lavoratori che sono vittime al pari dei risparmiatori”.