Carige, Colombani, speravamo in rilancio invece è de profundis

“Carige: 1050 esuberi e chiusura 100 sportelli. Nuovo aumento di capitale da 630 milioni” con questo titolo “Liguria Notiziie.it” si occupa del piano d’intervento illustrato dai commissari per risolvere la crisi di Carige. Il sito d’informazione riporta il commento del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani “Speravamo in un rilancio, invece questo è un de profundis perché quando si parla di taglio degli sprechi ma i tagli si traducono in spaventose riduzioni di occupati e di servizio al territorio, significa far venire meno la funzione sociale della banca. Sullo sfondo ha leggiamo lo svuotamento delle strutture centrali, lo scaricamento di responsabilità su una rete impoverita di risorse, una mobilità territoriale insostenibile. Tutto questo è inaccettabile e a maggiore ragione lo sarebbe il ricorso a forme di costrizione all’uscita del personale. Ci domandiamo – rimarca Colombani – quale fiducia possa destare una banca che punti solo sulla porzione più ricca della clientela, abbandonando le famiglie ed esternalizzando perfino la produzione dei mutui, e su un numero selezionato di aziende medio-piccole, negando il pieno sostegno all’economia locale, già a rischio per la decisione di praticare una vendita massiva di crediti deteriorati che può mettere definitivamente in ginocchio le imprese in difficoltà”.