Il Sole 24 Ore, Colombani, con nuovo Ccnl esigiamo dividendo per i lavoratori

Dell’avvicendamento alla guida di First Cisl tra Giulio Romani e Riccardo Colombani si occupa “Il Sole 24 Ore” che ha seguito i lavori del Consiglio generale del sindacato. Firma l’articolo Cristina Casadei che per l’attacco usa le parole del neo segretario generale: “Non vedo perché inserire nelle tesi contrattuali del sindacato il tema del lavoro autonomo: quando un lavoratore opera per un solo committente si tratta evidentemente di lavoro subordinato, non di lavoro autonomo. Se sarà l’Abi a presentarci questa istanza la valuteremo, ma non c’è dubbio che le caratteristiche del lavoro autonomo sono del tutto diverse da quelle del lavoro subordinato”.

Il quotidiano economico fa notare che l’inizio del mandato di Riccardo Colombani coincide con l’avvio del confronto per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro dei bancari, confronto che non dovrà “limitarsi al recupero dell’inflazione. Esigiamo un dividendo – dice Colombani – per il contributo offerto dai lavoratori al risorgimento del sistema bancario in termini di mantenimento del patrimonio clienti-risparmiatori, di riconquista della reputazione del sistema, di aumento dei carichi di lavoro dovuto alla riduzione dei livelli occupazionali, di giornate di solidarietà”.

E proseguendo sul Ccnl del credito da rinnovare il segretario generale di First Cisl ribadisce che “l’area contrattuale deve applicarsi a tutti i soggetti vigilati dalla Banca d’Italia e dalla Consob. La Banca d’Italia ha l’obbligo di disciplinare i sistemi di remunerazione e di incentivazione e la Consob di evitare che questi impediscano di agire nel miglior interesse dei clienti”.

Dal contratto che verrà alla Carige, con una proposta di First Cisl tesa ad alleviarne le difficoltà: “Nel Fondo per l’occupazione giacciono inutilizzati 165 milioni perché le banche non assumono ma nel contempo lo schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi ha sottoscritto solo 320 milioni del bond subordinato da 400 milioni che serviva da finanziamento ponte per Carige, in attesa di un aumento di capitale che l’assemblea dei soci non ha invece autorizzato. Facciamo sottoscrivere al Foc gli 80 milioni disponibili del bond, a condizione che servano per sviluppare l’attività commerciale di Carige attraverso le persone che ci lavorano”.

Una soluzione sulla quale concorda il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan , che sulle lettere Bce indirizzate alla banche italiane sulla gestione degli Npl, evidenzia il serio rischio di un credit crunch:  “Occorrono politiche da parte del governo – dice Furlan – che agevolino il sostegno a famiglie e imprese negli investimenti”.