Studio First Cisl credito, pari depositi e prestiti, Basilicata autosufficiente

La Basilicata è una delle 6 regioni che nel rapporto depositi bancari-concessione del credito è autosufficiente. Lo certifica lo studio sull’erogazione del credito elaborato da First Cisl dal quale si apprende che dal 2010 al 2017, scrive “Il Quotidiano del Sud” “I finanziamenti ai distretti della moda, dell’occhialeria, del mobile, della gioielleria, dell’agroalimentare sono crollati di 57 miliardi e i loro territori hanno perso il 20% degli sportelli bancari”.

“Le politiche bancarie si sono concentrate sul taglio dei costi anziché sulla vicinanza al tessuto locale e si è preferita – commenta il segretario generale, Giulio Romani – la vendita frettolosa degli Npl a una gestione paziente dei crediti problematici che avrebbe permesso a molte imprese di tornare in bonis, rilanciando l’occupazione”.

“Se nel 2010 le filiali che servivano i territori del made in Italy erano 9.889, a fine 2017 erano scese a 7.912 – spiega Riccardo Colombani, responsabile dell’ufficio studi di First Cisl -, ricordando che nelle zone dei prodotti simbolo del paese ci sono ben 674 comuni senza alcuna agenzia bancaria, ossia il 27% del totale, e 125 di loro hanno visto chiudere ogni sportello”.

“La riduzione del servizio – prosegue il Quotidiano del Sud, riportando i dati dello studio di First Cisl – è stata accompagnata da un calo (-18%) dei prestiti mentre i depositi sono aumentati (+32%). Nel 2010 il made in Italy otteneva finanziamenti per una cifra complessivamente superiore dell’89% ai depositi raccolti sui rispettivi territori, oggi il fabbisogno aggiuntivo è appena del 18%”.

“Sei regioni ovvero Campania, Basilicata, Liguria, Molise e Puglia sono autosufficienti, con depositi distrettuali superiori o pressoché pari ai prestiti. Nelle filiali che restano a presidiare le aree distrettuali – ricorda la First-Cisl – la raccolta cresce in modo esponenziale: dal 2010 al 2017 i depositi per sportello sono saliti del 64% da 17 a 28 milioni, mentre i prestiti per filiale sono cresciuti solo del 3%, da 32 a 33 milioni”.