La Gazzetta della Basilicata, banche chiudono, com’è difficile restare cliente

“Meno sportelli e occupati nei grandi gruppi bancari. E il lucano medio continua a rifuggire dall’uso degli strumenti telematici per gestire il proprio conto. Risultato? Più fila agli sportelli”. Inizia così l’articolo de “La Gazzetta della Basilicata” sul costante ridimensionamento della rete di sportelli presenti sul territorio regionale. Eloquente il titolo del servizio: “Meno sportelli meno lavoro, file più lunghe” che certifica quanto sia diventato problematico essere cliente di un istituto bancario e quanto sia a rischio il posto di lavoro dei bancari. L’unico aspetto positivo, fa notare il quotidiano  riprendendo lo studio di First Cisl sulla bncarizzazione, è “la crescita della presenza delle banche cooperative” anche se “in Basilicata sono 50 gli sportelli chiusi dal 2010 a oggi: il gruppo Ubi, presente con il marchio Carime, ad esempio, ha dimezzato il numero delle sue agenzie. Un trend in parte compensato dal credito cooperativo che ha permesso di contenere il saldo negativo. In totale, gli sportelli attualmente attivi in regione sono 226 contro i 250 del 2010 (-9,6%). I lavoratori bancari lucani sono passati dai 1.260 del 2010 ai 1.117 del 2016, con una riduzione dell’11,3 %, pari in termini assoluti a 143 posti di lavoro andati persi, situazione gestita con gli accordi sindacali che hanno consentito il prepensionamento o il pensionamento di tutti i lavoratori in esubero”.

“La Gazzetta della Basilicata” evidenzia come la revisione degli organici, con la diminuzione degli stessi, abbia provocato enormi disagi alla clientela determinando “code più lunghe: il 26% dei lucani che si sono recati in banca nel 2016 – ha dichiarato – di aver atteso più di 20 minuti, contro il 13,7% del 2011. La Basilicata si conferma fanalino di coda per quanto riguarda l’uso dei canali home e corporate banking: 70 famiglie lucane su 100 nel 2017 hanno fatto ricorso ai servizi bancari telematici, contro una media nazionale dell’11,3%, dato in crescita del 25% , ma ben al di sotto del trend nazionale (+45,6%). Solo 53 aziende lucane su 100 utilizzano il canale telematico per i loro servizi finanziari rispetto alla media nazionale di 73”.

Il quotidiano lucano riporta sul tema le dichiarazioni del segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia: “le maggiori banche nazionali hanno deciso di ridurre fortemente la loro presenza sul nostro territorio, considerato meno appetibile Con i tagli messi in atto dai grandi a restare sguarnite sono soprattutto le aree marginali, abitate da una popolazione più anziana”.

Cisl e First Cisl, ricorda “La Gazzetta della Basilicata” chiedono il varo di una riforma socialmente utile del sistema bancario attraverso il manifesto “AdessoBanca!”.