“Un’ecatombe di posti di lavoro”, il titolo dell’articolo pubblicato sul nuovo numero di luglio-agosto di Job il Magazine – il mensile edito da Job Network Cisl Milano Metropoli – che rilancia l’analisi dell’Ufficio Studi First Cisl, diretto da Riccardo Colombani, sull’occupazione bancaria.
Si tratta di “un tributo occupazionale enorme versato sull’altare della mancata riforma del sistema bancario. Il cambiamento – commenta Giulio Romani, segretario generale First Cisl – non può più attendere. I tempi per una riforma che tuteli il risparmio e il lavoro e che rilanci l’occupazione sono maturi. Nessuno venga più a dirci che il personale costa troppo: ai 2,9 miliardi di utile realizzati dai cinque maggiori gruppi bancari italiani nei primi tre mesi del 2018 hanno dato un enorme contributo i 5 miliardi delle commissioni nette, che sono strettamente correlate al fattore lavoro e valgono il 119% del costo del personale, contro il 112% di ne 2017. L’efficienza del personale – aggiunge Romani – è dunque molto alta e il costo del lavoro assorbe solo il 33% dei proventi operativi. Lo straordinario apporto dei dipendenti va riconosciuto tangibilmente: il tempo dei tagli economici e occupazionali è finito, è ora di coinvolgere i lavoratori negli organi di controllo delle banche”.