“Hypo e sindacati trovano l’intesa ammortizzatori per i 36 licenziati”. Titola così il “Messaggero Veneto” sull’intesa che ha sbloccato una complessa trattativa. Nell’articolo firmato da Michela Zanutto si legge che “proprietà e sindacati sono riusciti a trovare un punto di incontro per l’uscita del personale il 30 giugno. Continua dunque lo stillicidio che ha già mandato a casa oltre 200 bancari fra 2016 e 2017. A Tavagnacco ci sono 126 persone, che fra qualche settimana diventeranno 90. Tutte conoscono le intenzioni del proprietario, lo Stato austriaco, ma ancora i tempi non sono chiari. Se la serrata in un primo momento era in calendario entro il 2018, quella data è già slittata al 2019 e potrebbe allungarsi fino al 2020. Questo perché alcune procedure di cessione e vendita stanno richiedendo più tempo del previsto. Intanto però, dopo mesi di trattative, sindacati e proprietà sono giunti a un accordo”.
Gli iniziali 42 esuberi sono scesi a 36. “L’accordo – scrive il Messaggero Veneto – prevede anche l’accesso ai prepensionamenti per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro cinque anni. C’è poi un’opportunità di accompagnamento per ciascun licenziato e la possibilità di utilizzo della sezione emergenziale del fondo bilaterale di settore, che garantisce un sostegno economico per un periodo di 24 mesi in caso di mancata occupazione. Infine, è messo a disposizione delle 36 persone fuoriuscite un servizio di outplacement che permetterà l’estensione del sostegno economico per ulteriori 12 mesi e il mantenimento della previdenza integrativa fino al 31 dicembre 2018”.